Economia

Istat: crescono reddito e consumi delle famiglie, cala il risparmio

In III trimestre propensione risparmiare resta sopra pre-crisi

Redazione Ansa

 Nel terzo trimestre del 2021 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell'1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 3,6%. Lo rileva l'Istat. La propensione al risparmio delle famiglie è stata pari all'11,0%, in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. "Il reddito disponibile delle famiglie e il loro potere d'acquisto sono cresciuti sensibilmente - spiega l'Istat -, mentre la crescita sostenuta dei consumi finali ha generato una flessione della propensione al risparmio, rimasta tuttavia a livelli superiori a quelli registrati prima della crisi". 

A fronte di un aumento dello 0,6% del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie, il potere d'acquisto è cresciuto dell'1,2% rispetto al trimestre precedente. La flessione della propensione al risparmio, spiega l'Istat, deriva da una crescita della spesa per consumi finali più sostenuta rispetto a quella del reddito disponibile lordo (+3,6% e +1,8%, rispettivamente). Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre del 2021 è stimato al 6,2%, in lieve diminuizione (-0,1 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento degli investimenti fissi lordi (+1,0%) e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile. 

Deficit/Pil cala al 6,2% in terzo trimestre 

Nel terzo trimestre 2021 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -6,2% (-9,8% nello stesso trimestre del 2020). Lo rileva l'Istat, spiegando che "l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul Pil si è sensibilmente ridotto in termini tendenziali per il consistente aumento delle entrate, che ha più che compensato l'aumento delle uscite". 

Nel terzo trimestre la pressione fiscale sale al 41% 

 Nel terzo trimestre 2021 la pressione fiscale è stata pari al 41,0%, in aumento di 2,0 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
   

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