Economia

Borsa: Milano tiene con Pirelli e Ferrari, debole Tim

Ok Fincantieri e Azimut, fiacca Unicredit, giù Eni con petrolio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 12 NOV - Ultima seduta di settimana cauta per Piazza Affari che, in linea con le altre Borse europee, si è mossa attorno alla parità per tutta giornata: l'indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,36% a 27.732 punti, l'Ftse All share in rialzo dello 0,35% a quota 30.399.
    Gli operatori del Vecchio continente sembrano attendere segnali più precisi dalle banche centrali e in particolare dalla Fed e i listini azionari si sono mossi senza una direzione precisa: Londra ha concluso in calo dello 0,4%, mentre Parigi è salita dello speculare 0,4%, con Francoforte piatta.
    La Borsa di Milano ha guardato anche allo spread in lieve tensione, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi che ha chiuso a 121 punti base rispetto ai 119 dell'avvio. Il rendimento del prodotto del Tesoro in corso di seduta ha superato quota 1%, ma comunque ha concluso allo 0,95%.
    In questo quadro, tra i principali titoli quotati sulla piazza milanese, il migliore è stato Pirelli (+3,5% a 5,76 euro) dopo i conti che evidenziano il terzo trimestre con risultati sopra le attese e il rialzo dei target dell'anno.
    Bene anche Fincantieri (+3,3%) e Azimut (+3,2%), con Ferrari salita di due punti percentuali a 228 euro, non lontano dal suo massimo storico. Generalmente piatte le banche, con Unicredit fiacca su una chiusura in calo dello 0,7%. La debolezza del prezzo del petrolio ha appesantito Eni, che ha ceduto un punto percentuale a 12,5 euro finali mentre Tim, partita molto male dopo il Cda della vigilia, ha chiuso in calo del 2,2% a quota 0,32 euro.
    Nel paniere a bassa capitalizzazione, vendite su Credem (-4,1%) e Safilo, che ha perso il 7,9% finale a quota 1,6 euro.
    (ANSA).
   

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