Economia

Settimana mercati: Pil Cina e pmi 'testano' ripresa

Termometro carenza forniture. S sull'Italia e inflazione Ue

Cina

Redazione Ansa

Dal Pil cinese ai dati sul mercato immobiliare americano, dagli indici pmi di Europa, Usa e Giappone all'inflazione dell'Eurozona, sono molti gli indicatori che, la prossima settimana potranno offrire indicazioni sull'andamento dell'economia globale e sulla sua tenuta di fronte al surriscaldamento dei prezzi e alla carenza di componenti. La settimana, che vedrà intensificarsi l'afflusso di trimestrali, con diverse big tech statunitensi, si concluderà venerdì con il giudizio di S&P sul rating dell'Italia.
    LUNEDI' si parte con il Pil cinese, che gli economisti vedono in rallentamento al 5% nel terzo trimestre, dal +7,9% del trimestre precedente. Il dato permetterà di capire come l'economia del colosso asiatico stia reagendo, oltre che alle tensioni sui prezzi e sulla disponibilità di materiali e componenti, anche alla crisi del gigante immobiliare Evergrande e alla stretta 'anticapitalista' voluta dal governo di Pechino.
    Il Pil sarà accompagnato dai dati su produzione industriale, vendite retail e investimenti. Produzione industriale sul cui andamento, nel pomeriggio, si avranno indicazioni anche negli Usa MARTEDI' si teme una frenata del mercato immobiliare americano, con la richiesta di permessi per costruire attesa in calo del 3,8% e la costruzione di nuove case ferma, complice la carenza di materiali e di manodopera e i costi alti degli immobili. A Londra il primo ministro Boris Johnson ospita il Global Investment Forum. Interventi del membro della Bce, Fabio Panetta, alla ECB-CEBRA conference e dei componenti della Fed, Mary Daly e Christopher Waller.
    MERCOLEDI' i prezzi alla produzione in Germania e quelli al consumo in Gran Bretagna, attesi nella prima mattinata, anticiperanno il dato flash delle 11 sull'inflazione nell'Eurozona, che dovrebbe alzare il passo, con gli analisti che la vedono in crescita dal 3 al 3,4%. Dagli Usa i dati sulle scorte di greggio daranno indicazioni sulla 'fame' di petrolio nonostante la corsa dei prezzi. Sempre negli Usa la Fed pubblicherà il Beige Book mentre il componente della Fed, Randal Quarles, terrà un discorso sull'outlook economico.
    GIOVEDI' i leader Ue si incontreranno a Bruxelles per discutere, tra l'altro, di crisi energetica, migrazioni e Covid-19. Dagli Usa arriveranno i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e le vendite di case esistenti, oltre all'indice di Philadelphia della Fed, mentre nell'Eurozona la fiducia dei consumatori è attesa in peggioramento. La Banca centrale turca deciderà sui tassi VENERDI' Pioggia di indici Pmi (Usa, Eurozona, Francia, Germania, Gran Bretagna) con cui misurare la tenuta del settore manifatturiero e dei servizi all'inflazione di fronte ai problemi della supply chain globale. Dalla Gran Bretagna attesi anche i dati su fiducia dei consumatori e vendita al dettaglio mentre dal Giappone quello sull'inflazione a settembre. Non dovrebbe rivelare sorprese negative l'aggiornamento del rating dell'Italia da parte dell'agenzia S&P. Decisione sui tassi in Russia.
    Lungo tutta la settimana si susseguiranno trimestrali dall'Europa e dagli Usa, in attesa che la stagione parta anche in Italia: tra gli altri toccherà a Netflix Abb, American Express, Asml, AT&T, Barclays, Blackstone, Bollore, Intel, Ubm, Johnson & Johnson, Philips, Philip Morris, Procter & Gamble,Ericsson, Tesla, Verizon e Volvo. 
   

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