Economia

Confcommercio: Pil e consumi rallentano, rischio inflazione

Indicatore Icc a settembre +0,8%, dato più basso da marzo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 OTT - "Dopo le profonde oscillazioni al rialzo osservate in primavera e in estate, la ripresa italiana si avvia a una fase di normalizzazione, anche se sono prevedibili ulteriori rimbalzi statistici per la fine dell'anno in corso". Lo afferma Confcommercio nella sua analisi congiunturale di ottobre sottolineando che "nel mese di settembre l'indice Icc (indicatore dei consumi Confcommercio) indica, nel confronto annuo, una variazione dello 0,8%, il dato più basso da marzo". Fra i fattori frenanti di consumi Confcommercio indica l'aumento dell'inflazione, che a parere dell'organizzazione "non è meramente transitorio". Inoltre "i ritardi delle campagne di vaccinazione in aree svantaggiate del mondo rappresentano un rischio concreto di non riuscire a debellare la pandemia in modo definitivo e in tempi ragionevoli".
    "La minore tonicità dei consumi associata al persistere di disfunzioni sul versante produttivo, comincia a determinare dinamiche del Pil più contenute. Nel mese di ottobre, stando alle nostre stime, questo indicatore dovrebbe registrare una crescita dello 0,1% su settembre e del 4,1% nel confronto annuo.
    Dunque, la parte finale del 2021, seppure caratterizzata da una crescita diffusa sembra mostrare la compresenza di una molteplicità di fattori frenanti, anche in relazione allo scenario internazionale, sia per le strozzature presenti nei sistemi di approvvigionamento sia per la ripresa del processo inflazionistico, oggi non più semplicisticamente derubricato a meramente transitorio". (ANSA).
   

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