Economia

Pnrr e nuova agenda sociale, sprint Intesa Sanpaolo

Terzo settore, digitale, e valorizzazione dati per la ripartenza

Redazione Ansa

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e la costruzione di una nuova agenda sociale, guardando all'economia del bene comune e del settore non profit. E' l'obiettivo del road show dal titolo 'Noi Ripartiamo', organizzato da Prossima (la struttura di Intesa Sanpaolo dedicata proprio all'economia 'sociale'). Al centro degli incontri - quattro tappe in giro per l'Italia (Palermo, Bari, Roma, Bergamo) - la valorizzazione del "potenziale di crescita dell'azione civile all'interno della cornice degli obiettivi di sviluppo sostenibile: digitalizzazione, fonti finanziarie innovative, rilancio della cultura e del turismo, inclusione e cittadinanza".

   Alla sosta capitolina del tour ('Nuove modalità di lavoro e nuove risorse: il Pnrr') - dedicata in particolare al Terzo settore, alla digitalizzazione e alla gestione e valorizzazione dei dati - hanno partecipato tra gli altri, Mario Rasetti (presidente Fondazione Istituto per l'interscambio scientifico di Torino), Valeria Della Rosa (Head of Clients Services ThoughtWorks), Claudia Fiaschi (portavoce Forum del Terzo settore), e Luigi Contu (direttore ANSA) in un colloquio conclusivo con Marco Morganti, responsabile della direzione Impact di Intesa Sanpaolo.

"Il Terzo settore ha subito un colpo molto forte dalla crisi, ma è anche stato un pilastro su cui il Paese ha potuto contare per la ripartenza - afferma Morganti - ora occorre anche reinventarsi e innovare: l'obiettivo è guardare al futuro, a quelle che saranno le linee guida dello sviluppo, e a una crescita diversa. Per poterlo fare il credito è importante per incoraggiare e indirizzare il non profit a migliorare la propria sostenibilità".

Con l'occasione Intesa Sanpaolo avvia anche "un cantiere condiviso dedicato alla digitalizzazione, per la messa in sicurezza dei dati e la creazione di nuovi ricavi. Il Terzo settore - aggregando 37 milioni di cittadini serviti, 6,5 milioni di operatori e oltre 350mila enti - è detentore di una enorme mole di dati". Per questo la Banca si pone "oggi di fronte alla necessità di stimolare un salto in avanti, cogliendo le opportunità offerte dalle nuove risorse del Pnrr sulla digitalizzazione".

Il Piano è per Morganti "la parola d'ordine. Si possono accendere due semafori: uno rosso e uno verde. Quello rosso" ci parla di "sicurezza e privacy", e "vogliamo che diventi verde; quello verde, per la seconda fase, ci incoraggia a giocare in attacco" perché "questi dati potrebbero generare grandissimo valore, che il terzo settore può convertire in crescita".

"Il digitale ha la stessa portata, se non maggiore, di quella che ebbe l'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg 500 anni fa", riflette Mario Rasetti, presidente Fondazione Istituto per l'interscambio scientifico di Torino, facendo presente che "lo stato al quale approderemo dopo questa transizione non potrà essere uguale a quello che abbiamo lasciato", e che "sarà tutto da immaginare" perché con quello che è accaduto "la società non può non cambiare" - il digitale è un punto di partenza per una fase totalmente diversa; basti pensare a quanto 'Big' sono i Big data. I numeri di dati generati e circolati nel 2020 nel Pianeta sono stati pari a 6mila miliardi di gigabyte. C'è un solo modo per gestire queste immense quantità di dati, l'intelligenza artificiale".

 

L'evento online si può seguire sulla piattaforma Webex.  Per la registrazione all’evento online, questo è il link: https://bit.ly/365yBoN

 

 

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