Economia

Unioncamere: perse 170 mila imprese artigiane, meno giovani

Su i titolari over 70 (+47%) giù gli under 30 (-42%) in 10 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Le imprese artigiane diminuiscono e il mestiere rischia di attrarre sempre meno giovani: in dieci anni si sono perse 28 mila imprese di under 30, diminuite del 41,9% rispetto al 2011. Mentre sono cresciute del 47% le ditte individuali guidate dagli over 70, con punte che superano il 50% al Mezzogiorno. La difficoltà di ricambio generazionale potrebbe mettere a dura prova il futuro dell'imprenditoria artigiana che tra marzo 2021 e marzo 2011 ha già subito un calo complessivo di 170 mila unità (-11,7%) portando a 1,3 milioni il totale dell'imprese artigiane. A segnalarlo è uno studio Unioncamere e InfoCamere sull'evoluzione delle imprese individuali artigiane negli ultimi dieci anni , sulla base di Movimprese, l'analisi statistica del Registro delle imprese delle Camere di commercio.
    Sono in particolare le ditte individuali, che rappresentano oltre l'80% del comparto, a registrare perdite maggiori (-12,1%). A livello regionale peggio fanno Abruzzo (-21%), Sardegna (-18%), Basilicata e Sicilia (che registrano entrambe - 17%).
    Il Covid ha pesato ulteriormente su questa situazione. Nel 2020 il 70% delle imprese artigiane ha subito una riduzione di fatturato contro il 63% delle altre aziende. E anche sul futuro gli artigiani sono molto cauti. Solo il 54% prevede di recuperare i livelli produttivi entro il prossimo anno, una quota che scende al 46% per quelle realtà artigianali alle prese con problemi di passaggio generazionale, rileva un'indagine del Centro studi Tagliacarne secondo cui però gli investimenti in digitalizzazione e green fanno salire sensibilmente le prospettive di ripresa abbattendo le distanze con le altre imprese: il 63% degli artigiani che ha investito in digitale e il 58% che ha puntato sulla sostenibilità contano infatti di recuperare entro il 2022.
    Quello dell'artigiano resta ancora un mestiere a forte prevalenza maschile, ma crescono le donne: il "rapporto di genere", indica infine lo studio, è migliorato nel tempo passando da 535 del 2011 a 447 del 2021, ma meno nel Mezzogiorno (453). (ANSA).
   

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