Economia

Borsa: bene l'Europa, spinta da tecnologici e auto

Tornano in rialzo i metalli, tra le materie prime

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 MAG - Bene le principali Borse europee, a parte Londra (-0,05%), sulla scia di Wall Steet e dell'Asia, dove le rassicurazioni di alcuni membri della Fed sull'inflazione hanno infuso ottimismo, in particolare sui tecnologici. In Europa la migliore è Francoforte (+0,8%), nonostante il dato sul Pil tedesco nel trimestre sia sceso al -1,8%, leggermente oltre il -1,7% della precedente stima, ma con l'indice Ifo sulla fiducia degli imprenditori a maggio in crescita oltre il previsto. Seguono Madrid (+0,1%) e Parigi (+0,05%). In linea Milano (+0,3%). Dagli Usa si aspettano in giornata le vendite di nuove case e ai prezzi delle abitazioni e l'indice sulla fiducia dei consumatori, stimato in calo. Si riprendono intanto tra le materie prime i metalli, dopo la frenata del giorno precedente, in reazione alle intenzioni cinesi di calmierare i prezzi. Risale soprattutto il nichel (+1,9%) a 17.118 dollari la tonnellata. Tra i metalli preziosi resta un leggero movimento dell'oro (+0,1%) a 1884 dollari l'oncia. Si riassesta invece in discesa (wti -0,5%) il greggio, a 65,7 dollari al barile.
    L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna lo 0,3%, sostenuto da investimenti immobiliari e informatica, con i semiconduttori ben intonati, a partire da Nordic Semiconductor (+4,3%) a 227,8 corone norvegesi, che segna un nuovo record storico del titolo. Bene le auto, da Porsche (+1,1%) a Daimler (+0,8%), con eccezione Renault (-0,2%) che rimbalza dalla seduta precedente. Nell'industria spicca il trasporto aereo, soprattutto con Royal Mail (+4,8%) e Deutsche Poste (+2,5%). Tra i materiali sale il comparto acciaio, con Thyssenkrupp (+1,8%) e Voestalpine (+1,3%).
    In ordine sparso le banche, con guadagni per alcune, da Banco Bpm (+1,7%), spinto da ipotesi di aggregazioni, Unicredit (+1,5%) a Commerzbank (+1,4%), mentre perdono altre, da SocGen (-1,2%) a Standard Chartered (-0,6%). Tra i petroliferi guadagni per chi fa esplorazione e produzione, come ad esempio Aker (+1,1%), mentre sono in rosso quasi tutti gli altri, a partire da Royal Dutch (-0,8%). (ANSA).
   

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