Le Borse europee pagano a caro prezzo la seduta in forte calo. In scia ai timori di una ripresa dell'inflazione i listini bruciano 211 miliardi in termini di capitalizzazione, sulla base del calcolo delle perdite subite dall'indice paneuropeo Dj Stoxx 600. A Piazza Affari, con il Ftse Mib che cede l'1,58% a 24.486 punti, la caduta si è tradotta in 11 miliardi di valore azionario andato in fumo.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in lieve rialzo a 122,7 punti rispetto ai 121 della chiusura di ieri e dell'apertura. Il rendimento del decennale italiano è all'1,115%.
Francoforte perde l'1,77% con il Dax a 15.113 punti. Parigi registra un -1,45% con il Cac 40 a 6.262 punti mentre Londra segna un -1,19% con il Ftse 100 a 6.950 punti.
L'inflazione è salita ma riflette effetti transitori. Lo afferma la Fed nei verbali della riunione del 27 e 28 aprile, nei quali parla di "colli di bottiglia" nella catena di approvvigionamento e di loro ripercussioni sull'andamento dei prezzi.
Le Borse asiatiche. In una seduta a mezzo servizio, con Hong Kong e Seul chiuse, si registrano i pesanti cali di Tokyo (-1,3%) e Sydney (-1,9%) mentre i listini cinesi di Shanghai (-0,6%) e Shenzhen (-0,1%) si muovono in ordine sparso. Debole la Borsa di Mumbai dopo il nuovo record di morti legati al Covid in India.
Borse chiudono in forte calo con il rischio di inflazione
Europa brucia 211 miliardi, Milano 11