Economia

Mbda: Mariani, il 2021 parte bene. Colmato il ritardo negli ordini

Per Mbda Italia nel 2020 risultati molto superiori ai target

Redazione Ansa

   Per Mbda Italia "è stato un anno molto importante, con il raggiungimento di tutti i parametri ed un risultato economico in termini di Ebitda molto superiore a target che non erano condizionati dalla crisi Covid ma che erano stati stabiliti prima della pandemia", indica il managing director di Mbda Italia, Lorenzo Mariani.
    Per il gruppo europeo leader nei sistemi missilistici per la difesa (controllato con uguali regole di governance da Airbus con il 37,5%, Bae Systems con il 37,5%, Leonardo con il 25%), nel suo complesso, dai risultati 2020 emerge "un grandissimo segnale di resilienza". Ed il 2021 "è un anno che parte bene".
    In particolare, "buona parte degli ordini che erano slittati dal 2020 al 2021 sono già stati acquisiti nel primo quarto del nuovo anno". E' stato "colmato" il ritardo causato dalle difficoltà nel gestire rapporti commerciali per l'impossibilità di viaggiare nei primi mesi del lockdown: si trattava di "un ritardo e non di cancellazioni, ed era un ritardo molto contenuto" su ordini che oggi "in gran parte sono già stati finalizzati. Il nostro impegno era far rientrare questi contratti e questo è già ampiamente avvenuto", "al 90%", dice Lorenzo Mariani, che nel gruppo ha il ruolo di executive group director sales & business development.
    Quanto al 2021, aggiunge, "abbiamo un budget particolarmente tosto per ordini e margini"; "E' un anno che parte bene. Siamo ovviamente ancora dipendenti dalla situazione pandemica, ma la resilienza è stata grande e sono ottimista".
    Il gruppo punta in particolare su "un ulteriore rilancio dei programmi domestici e di collaborazione all'interno dei paesi" dove opera Mbda; e per l'Italia su "importante crescita organica", anche proseguendo con le assunzioni. Mbda Italia guarda avanti, con "diversi prodotti in sviluppo" e prevedendo per la produzione "un altro anno molto positivo". Intanto proseguono gli investimenti per "il piano di ammodernamento degli stabilimenti, in particolare al Fusaro" (a Bacoli in provincia di Napoli) ma anche a Roma, ed a La Spezia dove "sta incidendo un carico di lavoro positivo" e dove "il potenziamento di tutto il polo sarà veramente determinante". 
   

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