Economia

Mediobanca: Del Vecchio chiede alla Bce di salire al 20%

Fonti finanzairie confermano l'anticipazione di Repubblica

Il presidente di Luxottica Leonardo Del Vecchio (foto d'archivio)

Redazione Ansa

Piazza Affari prosegue a seduta in positivo (+0,7%), con Mediobanca (+6,3% a 6,2 euro, ma con la perdita di valore accumulata negli ultimi 6 mesi di oltre il 30%) con Delfin che conferma la richiesta di salita al 20%. L'interesse di Leonardo del Vecchio per Mediobanca e la galassia che comprende anche Generali fa bene a tutti i titoli coinvolti nella partita: Generali sale del 2,6% a 12,8 euro, a Parigi Essilorluxottica del 1,5% a 117,5 euro

Leonardo Del Vecchio rompe gli indugi e dopo sei mesi di interlocuzioni con Bankitalia porta alla Bce, attraverso Via Nazionale, la richiesta di raddoppiare la sua quota in Mediobanca, dal 9,9% al 20%. Così da diventare, fatto inedito nella storia di Piazzetta Cuccia dalla privatizzazione in poi, il primo azionista a detenere più del 10%. Con la prospettiva, se entro 90 giorni arriverà l'ok da Francoforte, di influire sulla gestione finora autonoma dell'istituto guidato da Alberto Nagel con Generali (della quale la milanese ha quasi 13%) come obiettivo finale. 

Delfin, la holding di Leonardo del Vecchio, conferma: "il 29 maggio è stata depositata presso la Banca d'Italia istanza per l'autorizzazione ad incrementare la partecipazione detenuta da Delfin e dal Cavaliere Leonardo Del Vecchio, rispettivamente in via diretta ed indiretta, in Mediobanca al di sopra della soglia del 10% del capitale sociale e fino all'ulteriore soglia autorizzativa del 20%". Il procedimento autorizzativo, salvo sospensione - ricorda nella stessa nota - ha una durata massima di 60 giorni lavorativi dalla data dell'avviso di ricevimento della notifica da parte della Banca d'Italia".

 

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