Economia

Istat: la disoccupazione a marzo giù a 8,4%, aumento gli inattivi

L'occupazione tiene, -27.000 lavoratori. Grazie ai decreti del governo. Il mese scorso è il primo del lockdown legato all'emergenza Covid

Operai al lavoro (archivio)

Redazione Ansa

 Il tasso di disoccupazione a marzo è sceso all'8,4% con un calo di 0,9 punti rispetto a febbraio. Lo rileva l'Istat che sottolinea come nello stesso mese sia aumentata l'inattività mentre l'occupazione è diminuita leggermente. Marzo è il primo mese del lockdown legato all'emergenza Covid. Si registra una forte diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-11,1% pari a -267.000 unità). Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni a marzo crescono di 301.000 unità e il tasso di 0,8 punti al 35,7%.

 L'occupazione è diminuita di 27.000 unità rispetto a febbraio e di 121.000 unità rispetto a marzo 2019. L'istituto spiega che gli occupati nel complesso sono 23.234.000. Nello stesso periodo i disoccupati sono diminuiti a quota 2.132.000. Il tasso di occupazione cala al 58,8%.  "Nonostante l'emergenza Covid 19 - si legge - l'occupazione ha registrato una sostanziale tenuta, anche per effetto dei decreti di "sostegno all'occupazione".

"Rispetto a febbraio 2020- scrive l'Istat - a marzo l'occupazione è in lieve calo e la diminuzione marcata della disoccupazione si associa alla forte crescita dell'inattività". I disoccupati sono diminuiti di 267.000 unità rispetto a febbraio e di 571.000 unità rispetto a marzo del 2019 con un calo tendenziale del 21,1%. La diminuzione dell'occupazione registrata a marzo (-0,1% pari a -27.000 unità) coinvolge sia le donne (-0,2%, pari a -18.000), sia gli uomini (-0,1%, pari a -9.000), portando il tasso di occupazione al 58,8% (-0,1 punti). Anche la forte diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-11,1% pari a -267.000 unità) coinvolge sia le donne (-8,6%, pari a -98.000 unità), sia gli uomini (-13,4%, pari a -169.00). Il tasso di disoccupazione scende all'8,4% (-0,9 punti) e tra i giovani al 28% (-1,2 punti).

A marzo si registra una consistente crescita degli inattivi (+2,3%, pari a +301.000 unità) - tre volte più elevata tra gli uomini (+3,9% pari a +191.000) rispetto alle donne (+1,3% pari a +110.000) - che porta il tasso di inattività al 35,7% (+0,8 punti). Confrontando il trimestre gennaio-marzo 2020 con quello precedente (ottobre-dicembre 2019), l'occupazione risulta in evidente calo (-94.000 unità) per entrambe le componenti di genere. Nello stesso trimestre calano anche le persone in cerca di occupazione (-133.000) e aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+192.000 unità). Rispetto a marzo 2019, l'occupazione fa registrare un calo sia nel livello (-121.000 unità), sia nel tasso (-0,2 punti). Su base tendenziale, rispetto a marzo 2019 i disoccupati sono diminuiti del 21,1% con 571.000 persone in cerca di lavoro in meno. Gli inattivi rispetto a marzo 2019 sono aumentati di 581.000 unità (+4,4%). "L'indagine - scrive l'Istat - ha risentito degli ostacoli che l'emergenza sanitaria in corso pone alla raccolta dei dati di base. Sono state sviluppate azioni correttive che ne hanno contrastato gli effetti statistici negativi e hanno permesso di elaborare e diffondere i dati relativi al mese di marzo 2020; la ridotta numerosità campionaria non ha tuttavia consentito di diffondere i dati con il consueto livello di disaggregazione; inoltre si sottolinea il carattere provvisorio delle stime".

   

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