Economia

Patuelli: 'Correggere Dl su rischi crimine'

Intervista all'ANSA, non sottovalutare rischi criminalità

Redazione Ansa

 "Sarà la concorrenza fra le banche a garantire che saranno accelerati i tempi. Le imprese sono quasi tutte multi affidatarie (ovvero hanno rapporti con più banche ndr) e quindi si rivolgeranno a quegli istituti di credito che garantiranno loro la maggiore velocità". Lo afferma il presidente dell'Abi Antonio Patuelli in un'intervista all'ANSA sui timori di imprese e del regolatore per i ritardi nell'erogazione della liquidità secondo le misure varate dal governo. "Come Abi abbiamo subito lavorato al testo del decreto e inviato la circolare alle banche" ha detto.ù

"Condivido quanto scritto dai procuratori di Milano e di Napoli Francesco Greco e Giovanni Melillo" che lanciano l'allarme per i rischi di infiltrazione della criminalità in alcuni aspetti del decreto sul credito, "la questione ha serie sfaccettature che non devono essere sottovalutate". Lo afferma, in un'intervista all'ANSA il presidente dell'Abi Antonio Patuelli. "Penso che in sede di conversione del decreto possano essere inseriti dei miglioramenti su quanto sollevato dai due procuratori come ad esempio la presentazione del certificato antimafia".

No a nuove tasse, via imposte su titoli Stato - "Sono contrario a ogni forma di ulteriore tassazione" e quindi occorre pensare "senza coercizione e con strumenti di incoraggiamento" a emissioni di titoli di Stato simili a quelli che l'Italia lanciò nel 1944 per la ricostruzione". Lo afferma in un'intervista all'ANSA il presidente dell'Abi Antonio Patuelli in merito alle diverse ipotesi di tassazioni o progetti per finanziare la ripresa. I titoli "potrebbero essere esenti da tassazione e aperti al risparmio degli italiani ma anche a quello europeo per convogliarlo verso gli investimenti produttivi".(

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