Economia

Coronavirus, come cambia la spesa, boom di farina, lievito e tinte per capelli

Le vendite di disinfettanti restano al top dopo 5 settimane dall'inizio della pandemia

Redazione Ansa

L'emergenza coronavirus fa cambiare anche la spesa degli italiani. Dopo cinque settimane dall'inizio della pandemia, i consumi si proiettano su nuove rotte e abitudini: complice il restare a casa, si tornano a fare pane e pizza.

Così nei carrelli rallentano gli acquisti di pasta e riso ma è boom, invece, di farina e lievito di birra (con incrementi superiori al 200% nelle ultime due settimane). Vendite stellari anche per le tinture dei capelli (+135% sempre nelle ultime due settimane). E' quanto emerge dai dati dell'Ufficio studi Coop.
    Si mantengono alte le vendite dei diversi tipi di disinfettante, dall'amuchina che sfiora un +400% rispetto ad un anno fa, alla candeggina.
    In totale, indica lo studio, dal 24 febbraio al 23 marzo, i consumi hanno fatto registrare in media un +11,3% delle vendite (in rallentamento nelle ultime due settimane).

E gli effetti dell'epidemia si sentono anche sui portafogli degli italiani. Da Nord a Sud si moltiplicano le iniziative di spesa sospesa per aiutare chi non riesce a sbarcare il lunario.  

Nei vicoli di Napoli nasce il 'panaro solidale' , una cesta in cui 'chi può lascia e chi non può prende'.

Anche in Lombardia, a Codogno dove tutto cominciò un mese fa, la titolare di un panificio corre in soccorso di chi è in difficoltà lasciando un carrello con la spesa sospesa.

 

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