Economia

Coronavirus: Borse cinesi crollano, bruciati 420 miliardi. Petrolio giù

Ma i mercati europei tengono. Milano chiude in rialzo

Borse cinesi crollano

Redazione Ansa

Le Borse cinesi crollano alla prova dei mercati dopo la lunga pausa del Capodanno lunare, quando la corsa dell'epidemia è ancora sostenuta e i decessi hanno superato quelli della Sars del 2003.

I listini, tra Shanghai e Shenzhen, hanno mandato in fumo 420 miliardi di dollari in termini di capitalizzazione: Shanghai ha perso il 7,72%, Shenzhen il'8,41%.

Ma i mercati europei tengono.

Chiusura in rialzo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,96% a 23.460 punti.

Bene anche le altre borse europee. Parigi ha guadagnato lo 0,45% a 5.832 punti, Francoforte lo 0,49% a 13.045 punti e Londra lo 0,55% a 7.326 punti.

Petrolio in forte calo con il coronavirus.
Il petrolio crolla a New York, dove il Wti perde il 3,12% e scende sotto i 50 dollari al barile per la prima volta da oltre un anno.
Anche il Brent affonda e segna i minimi degli ultimi 13 mesi, con le quotazioni che perdono il 3,4% a 54,70 dollari al barile.

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