Economia

Non decolla il piano Alitalia, scintille governo-Atlantia

Commistioni con Autostrade inaccettabili, no ricatti da Atlantia

Frizioni tra i futuri azionisti di Alitalia

Redazione Ansa

A undici giorni dalla scadenza del termine per la presentazione dell'offerta vincolante, non decolla il piano di rilancio di Alitalia col premier, Giuseppe Conte, che avverte: "E' una situazione complicata, faremo il possibile" e rimarcando anche che non ci possono essere "commistioni" tra Alitalia e le concessioni autostradali. Il quadro si è complicato dopo la lettera che Atlantia ha inviato al ministero dello Sviluppo economico, chiedendo una modifica del piano stesso perché sarebbe troppo sbilanciato a favore di Delta, e soprattutto chiedendo al governo il rinnovo della concessione per la controllata Autostrade. "Non mi permetto di valutare se sia un ricatto o meno, dico solo che il governo è stato molto chiaro sin dall'inizio. Alitalia è una questione, Autostrade e il procedimento amministrativo, che è già in corso da tempo, è altra questione. La commistione tra i due piani per noi come governo è inaccettabile", ha sottolineato da Assisi il presidente del Consiglio. Attualmente il progetto della newco prevede per Atlantia una quota del 35%, come quella di Fs, il 15% al Tesoro e il 10% a Delta anche se quest'ultima potrebbe salire al 12% nella compagine azionaria. Gli ultimi sviluppi sulle sorti di Alitalia hanno allarmato ancora di più i sindacati che chiedono un "confronto urgente" col ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, visto che in ballo c'è il futuro di migliaia di lavoratori. E viene così confermato per il 9 ottobre prossimo lo sciopero di 24 ore di piloti e assistenti di volo della compagnia.

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