Economia

Parte maxi-dismissione immobili, 1,2 mld per debito

Mef avvia piano con Demanio-Invimit-Difesa. Giovedì primo bando

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 LUG - Se le privatizzazioni, come riconosciuto dal ministro dell'Economia Giovanni Tria, non hanno portato ancora alcun ricavo nelle casse dello Stato, a partire ufficialmente è il piano di cessione degli immobili pubblici che, negli obiettivi del governo, porterà all'erario 1,2 miliardi da qui al 2021. Un'operazione annunciata dopo la trattativa di dicembre con l'Unione europea sulla manovra e che dovrebbe permettere di incassare solo quest'anno 950 milioni, tutti da destinare, come concordato con la Commissione, alla riduzione del debito.
    Come da attese, il Mef ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale necessario per dare il via alla dismissione straordinaria di beni prevista dalla legge di bilancio, definendo ora il perimetro e le modalità dell'operazione.
    Gli ambiti di azione sono tre, affidati rispettivamente all'Agenzia del Demanio, ad Invimit e al ministero della Difesa.
    Il Demanio, già attivo dall'inizio dell'anno con attività di cessione che coinvolgono altri 1.200 beni di valore minore, procederà alla vendita diretta di 420 immobili e terreni di proprietà dello Stato, già individuati dall'agenzia guidata da Riccardo Carpino, per un valore pari a 420 milioni di euro. Il primo bando, piuttosto variegato, partirà giovedì ed interesserà circa 90 immobili: ex conventi, ex carceri, ex caserme, aree industriali e poli logistici, ma anche appartamenti, spalmati su tutto il territorio nazionale. Una leva diversa, di carattere finanziario, sarà invece utilizzata da Invimit, la sgr del Tesoro partecipata al 100% dal Ministero dell'Economia, che con l'operazione 'Dante' gestirà la dismissione di immobili di provenienza pubblica conferiti ai suoi stessi fondi immobiliari, per complessivamente circa 610 milioni di euro (500 milioni attraverso la cessione di quote dei fondi e 110 milioni attraverso la vendita diretta di immobili con una procedura d'asta definita innovativa). Nella prima tranche rientrano abitazioni in vendita nelle principali città come Roma, Palermo e Firenze. La sgr sta inoltre studiando un altro intervento che porterà alla costituzione di nuovi fondi immobiliari, con connessa commercializzazione di parte delle relative quote sul mercato.
    Ulteriori immobili, circa 40 unità, sono stati infine individuati nell'ambito di quelli in uso al Ministero della Difesa, per un valore stimato di 160 milioni di euro. Per accelerare il porcesso è stata istituita una apposita task force valorizzazione e razionalizzazione immobili alle dirette dipendenze del Ministro. Un secondo elenco di strutture militari, più elevato nel numero ma con beni di medio/piccolo valore, è in corso di definizione e sarà oggetto di un successivo decreto.(ANSA).
   

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