Economia

Visco difende Bankitalia: 'Non ci sono dubbi sul nostro operato'

Tria: "La correzione non aiuta il calo del debito-Pil"

Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco

Redazione Ansa

"Ci mancherebbe altro. Non credo che ci devono essere dubbi su cosa si fa in Bankitalia e chi lo fa. In Bankitalia si fa il massimo per il bene della comunità". Lo ha detto il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, rispondendo ad una domanda di Ferruccio De Bortoli sulle affermazioni del vicepremier Luigi Di Maio. Il leader M5s, presentando il Fondo nazionale innovazione, ha detto che "non c'è nessun tema di sfiducia".

"E non è' vero - ha aggiunto - che si fa tutto a Francoforte, come spesso si dice. Bankitalia si occupa di crisi bancarie con governo e ministero dell'economia in un contesto molto difficile che si messo su molto in fretta e credo molto bene".

Secondo Visco, "la Banca d'Italia è un ente pubblico. Non è un ente di proprietà di alcune banche private come qualcuno dice.  Nel 1936 - ha aggiunto - alcuni istituti misero delle quote per 300 milioni di lire. I trecento milioni di allora ora equivalgono al capitale sociale di Bankitalia in mano ai suoi partecipanti che da 60 sono diventati oltre 120 mentre le quote che danno diritto di voto sono scese al 3% e anche quelle che danno diritto ai dividendi. Bankitalia è pubblica e fa un servizio per la comunità"

"L'oro ammonta tra gli 80 ai 90 miliardi di euro, dipende dal prezzo del giorno - ha affermato Visco -. L'oro è una piccola componente" del bilancio, "è della Banca d'Italia e non può essere utilizzato come finanziamento monetario per il Tesoro. Questo è pacifico".

 

Rispondendo a domande nel corso del Board Forum Spencer Stuart 2019, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha detto che "il sentiero di crescita del debito dipende da poche variabili ed è sul tasso di crescita che bisogna agire. L'obiettivo di governo nella legge di bilancio - ha affermato - era di stare in un sentiero di decrescita del debito/Pil. La correzione della manovra non può' essere la soluzione per ridurre il rapporto debito/Pil". 

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