Economia

Scontro tra Boccia e Calenda su Lega al governo

Presidente Confindustria: 'Carroccio componente importante'. Ex ministro: 'Endorsment vergognoso'

Redazione Ansa

Botta e riposta tra il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e l'ex ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, sulla Lega nell'esecutivo.

"Di questo Governo - ha detto il numero uno degli industrilai - crediamo fortemente nella Lega, è una componente importante, qui non si tratta di regionalità ma di risposte vere ai cittadini. Abbiamo grandi aspettative nei confronti della Lega - ha aggiunto Boccia, parlando con i giornalisti al termine dell'assemblea - c'è un rapporto storico di molti nostri imprenditori con i Governatori della Lega in Veneto, in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia. C'è una storia di complessità, di confronto serrato che abbiamo con la politica locale e che ci aspettiamo che questo possa essere anche un'attenzione a livello nazionale. Non solo alle nostre questioni categoriali - ha concluso - ma all'interesse di tutto il Paese".

La Confindustria "è ufficialmente leghista - ha twittato Calenda -  Chissà se le imprese credono anche nel piano B, nel trasformare l'Italia in una democrazia illiberale, nello spread fuori controllo etc. Mai un Presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso". 

 

"Lui - è la controreplica di Boccia - ha parlato di una Confindustria appiattita e non ha avuto parole tenere nei nostri confronti. In realtà Calenda non è neanche in grado di organizzare una cena a casa sua con i compagni di partito". 

"Forse - ha detto ancora Boccia - è opportuno da parte del Governo spiegare quanto prima cosa intende fare e quale strada intraprendere, pena il rischio di abbassamenti in Borsa e aumenti dello spread. Rispetto alla manovra - ha aggiunto Boccia - non siamo stati ostili, non è un punto o meno che fa la differenza, ma nella manovra devono esserci risorse anche per la crescita e l'occupazione, non possono bastare le novità annunciate in questi giorni", ha concluso.

A proposito della ricostruzione del Ponte Morandi di Genova, Boccia ha chiesto "tempi certi: facciamo al più presto questa opera, senza perdere tempo. Per quanto riguarda le responsabilità del crollo - ha proseguito Boccia - lasciamo fare il suo lavoro alla Magistratura. Noi non dobbiamo preoccupiamoci di questo, ma di ricostruire il ponte. Noi abbiamo bisogno di altre infrastrutture per essere collegati con tutta l'Europa, ma anche per muoverci con più rapidità nel nostro Paese", ha concluso. 

 Interviene anche il presidente Pd Matteo Orfini: "Ho l'impressione che ci sia un po' di sudditanza psicologica nei confronti di questo Governo da parte di Confindustria. Se si guarda al merito delle scelte che questo esecutivo sta facendo, dubito che gli imprenditori siano convinti di potersi fidare". 

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