Economia

Verso pace fiscale, non per grandi evasori. Obiettivo 3,5 miliardi

Scatterebbe da 2019 per non sovrapporsi a rottamazione

Redazione Ansa

Il 'saldo e stralcio' era anche nel programma del M5S e dice che le tasse si devono pagare, ma se a un certo punto tra le parti più deboli della società c'è chi non è riuscito ed è finito nel vortice Equitalia-Agenzia delle Entrate che non gli permette di ripartire, gli si dice questo: 'chiudiamola così con un forfettario e puoi ripartire". Così il
vicepremier Luigi Di Maio.

La pace fiscale partirebbe da gennaio 2019. E' una delle ipotesi su cui sta lavorando il governo in vista della manovra. La misura potrebbe essere inserita anche nel decreto fiscale collegato che dovrebbe anche quest'anno accompagnare la legge di Bilancio. Si stanno ancora studiando i dettagli anche per evitare, viene riferito, che la 'pace' si sovrapponga alla rottamazione delle cartelle ancora in corso. Secondo i primi calcoli si potrebbero ottenere circa 3,5 miliardi, utili come coperture, anche se una tantum.

   

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