Economia

Job Ciak, il video contest della Uil: 'I giovani riprendono il lavoro'

Vince 'Believe', di un diciottenne. Commuove la lettera di Michele Valentini

Redazione Ansa

Filo conduttore i giovani e il lavoro per "Job ciak - I giovani riprendono il lavoro", il video contest organizzato da Uil e Uilweb.tv. Tema sul quale videomaker, dai 18 ai 35 anni, si sono cimentati raccontando e rappresentando la propria idea di lavoro.

Vincitore il cortometraggio 'Believe' del diciottenne Duccio Zanone, a cui è stato assegnato il premio della giuria. Questa la motivazione: "Perché riesce ad esprimere, con efficacia, lo stato d'animo dei più giovani nell'attesa, spesso deludente, e nel primo e difficile impatto con il mondo del lavoro, ma anche l'importanza di resistere e la volontà di reagire senza rinunciare né perdere la speranza di potercela fare, ripartendo sempre, tenacemente, da sé stessi, nonostante le difficoltà".

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La premiazione presso gli studi di Cinecittà, a Roma; in giuria Laura Delli Colli (presidente), Franco Di Mare, Valentina Lodovini, Gianfranco Pannone, Salvo Ugliarolo. Il premio social, il video più votato sulla rete, è invece andato a "L'Ultima speranza" di Giulia Ciotola e Luca Landi, che ha avuto 900 like, spiega il sindacato guidato da Carmelo Barbagallo. Un filmato in cui i lavoratori prendono in mano il proprio futuro salvando l'azienda, che vuole chiudere i battenti e trasferirsi all'estero, e, con essa, i posti di lavoro. Assegnata, inoltre, dal direttore generale di Fondimpresa, Elvio Mauri, la Menzione speciale Fondimpresa a "Donne che… girano" di Viola Piccininni. Il corto affronta il tema delle competenze della formazione professionale. Tre donne e tre mestieri in un intreccio di vite, esperienze e testimonianze sul proprio rapporto con una professione inconsueta e affascinante. Conferita, infine, una Menzione speciale della giuria a "Hasta luego cariño - Ciao cuore" di Paky Perna e Antonello Novellino per aver affrontato un tema purtroppo attuale e drammatico, quello delle 'morti bianche' e degli incidenti sul lavoro. Il cortometraggio evoca anche il senso della ricerca del lavoro che porta oltre i confini del Paese tanti giovani italiani, che sempre di più cercano all'estero il loro futuro.

Job Ciak, i cortometraggi in gara

Fuori concorso, nel corso della cerimonia di premiazione è stato proiettato, inoltre “Ottocentosettantatre”, da un’idea di Devid Olivotto: "Ripropone la lettera con la quale Michele Valentini, trentenne friulano, ha detto addio alla propria vita stanco del precariato e deluso da chi ha lasciato la sua generazione senza prospettive. Un momento di commozione e un messaggio forte - sottolinea la Uil - affinché così grandi tragedie non avvengano mai più, nella speranza di un futuro migliore".

 

 

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