Economia

Creval,monitoraggio continuo Bankitalia

Monitoraggio semestrale. Pressing anche su tutela investitori

Redazione Ansa

La Banca d'Italia marcherà stretto il Creval con un monitoraggio semestrale del piano e una prima verifica subito dopo l'aumento di capitale da 700 milioni che partirà lunedì 19 febbraio. Secondo quanto si legge nel prospetto informativo dell'aumento, la Vigilanza di Via Nazionale, che con il suo rapporto di agosto ha evidenziato la difficoltà nel recupero di redditività e fatto scattare la necessità di cessione degli Npl e il conseguente aumento, si è "è riservata di adottare ogni misura ritenuta necessaria ad assicurare la sana e prudente gestione del Gruppo Creval". Una prima verifica "da parte dell'Autorità è prevista subito dopo l'aumento di capitale". Il pressing della Banca d'Italia si estende anche alle modalità dell'offerta pubblica dell'aumento di capitale che "dovrà essere effettuata in applicazione di policy aziendali e di procedure interne adeguate ad assicurare il rispetto del quadro normativo vigente con particolare riferimento alle disposizioni a tutela degli investitori".

A NOVEMBRE DEFLUSSI MA PRESE CONTROMISURE Il Creval ha preso con successo una serie di contromisure per arrestare e poi colmare il "significativo deflusso di liquidità" avvenuto nel mese di novembre 2017, dopo l'approvazione della Relazione Intermedia Consolidata 2017, la presentazione del Piano Industriale e in particolare dopo il downgrading da parte delle agenzie di rating DBRS e Moody's. E' quanto scrive la stessa banca nel prospetto all'aumento di capitale da 700 milioni di euro che parte domani lunedì 19 febbraio segnalando comunque fra i fattori di rischio quelli relativi appunto alla liquidità. Per contrastare i deflussi l'istituto ha posto in essere "operazioni di raccolta garantita all'ingrosso con intermediari internazionali" e un aumento della remunerazione sui depositi "dei principali clienti (persone fisiche, tesorerie d'impresa, holding, Enti, gestori di patrimoni)". Tali iniziative, perfezionate nel mese di dicembre, hanno influito positivamente sull'indice Lcr (liquidity coverage ratio) che si attestava, al 31 dicembre 2017, al 259%.
   

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