Economia

Tim: sindacati, no a scadenze imposte

O rischio insuccesso negoziato, con relative conseguenze

Redazione Ansa

 "La grande complessità delle tematiche esposte ed i passaggi democratici necessari non possono essere bypassati da una scadenza imposta unilateralmente dall'azienda, pena il rischio di insuccesso del negoziato con le relative conseguenze". Lo affermano in una nota Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom in merito alla richiesta di Tim di un accordo sulle uscite volontarie entro il 6 marzo. "Molto dipenderà dalla qualità delle effettive disponibilità che l'azienda manifesterà" dicono i sindacati.

TIM PROPONE FINO A 7500 USCITE Tim propone ai sindacati un piano di uscite volontarie con prepensionamenti secondo l'articolo 4 della legge Fornero pari a 4.000 unità elevabili a 5.000 entro il 31 dicembre 2018. E' quanto si apprende da fonti sindacali che partecipano al tavolo con l'azienda. Il piano prevede anche un massimo di 2.500 esodi incentivati entro il 2020 e, infine, 2.000 assunzioni da finanziare con una solidarietà espansiva di 20 minuti al giorno
   

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