Economia

Dombrovskis, non vedo correzione 0,3%

Intervista all'ANSA del vicepresidente della Commissione Ue

Redazione Ansa

Nell'opinione sulla legge di bilancio 2018, dopo aver preso in considerazione "i fattori rilevanti come l'incertezza sulla stima dell'output gap, il bisogno di bilanciare l'aggiustamento con il sostegno alla crescita, siamo dell'opinione che serve un aggiustamento fiscale di almeno 0,3 punti l'anno prossimo. E' lo stesso pianificato dall'Italia, ma attualmente non lo vediamo ancora interamente presente", Lo ha anticipato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in un'intervista all'ANSA.

La Commissione europea "apprezza i risultati del processo di consolidamento dei conti pubblici messo in atto dal governo negli ultimi anni e per il 2018 riconosce la misura dello 0,3% per l'aggiustamento strutturale del bilancio. Dombrovskis e Moscovici chiedono al governo di spiegare alcuni aspetti delle misure di bilancio adottate per il 2017 e per il 2018. Il governo è fiducioso che attraverso il dialogo costruttivo con la Commissione potranno essere chiariti i diversi punti di vista, senza la necessità di ricorrere ad ulteriori interventi". Lo dicono fonti Mef

Nell'opinione sulla legge di stabilità 2018 "la Commissione Ue conclude che c'è un rischio di non rispetto del Patto, e quindi invita le autorità italiane a prendere le misure necessarie nell'ambito del processo di bilancio per assicurare che sia in linea con il Patto": lo ha anticipato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in un'intervista all'ANSA, precisando inoltre che il Governo deve usare "le entrate impreviste per ridurre il debito".

L'economia italiana crescerà quest'anno e il prossimo, "ma resta ancora sotto la media Ue", la disoccupazione scende "ma resta sopra la media Ue", il debito "resta fonte di vulnerabilità" che toglie al Paese nel 2017, solo per il suo servizio, il 3,8% del Pil. "La situazione economica sta lentamente migliorando ma è importante mettere il debito pubblico su un sentiero discendente". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, in un'intervista esclusiva all'ANSA.

"Il debito italiano è un grande costo per l'economia. Al momento viviamo in un ambiente di tassi bassi, ma se c'è un cambio nella politica monetaria, se l'inflazione risale, questo si somma ai costi e può essere fonte di instabilità. Perciò è importante usare questa congiuntura economica per far scendere il debito", ha sottolineato Dombrovskis.

La bassa crescita e la scarsa produttività sono "un problema strutturale" che l'Italia sta affrontando con le riforme. Eppure, "se paragoniamo esperienze di altri Paesi fortemente colpiti dalla crisi come Irlanda, Spagna, Paesi Baltici, pure impegnati in un'agenda ambiziosa di riforme, al momento essi sono tra le economie che crescono più rapidamente", a differenza dell'Italia che resta sotto la media Ue.

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