Economia

Ecco la manovra da 20 miliardi, sgravi per assunzioni under 35

Torna ecobonus, arrivano aumenti per statali

Tre ragazze con un giornale di annunci di lavoro in una foto d'archivio

Redazione Ansa

Per le assunzioni di giovani è prevista una decontribuzione fino al 50% per tre anni. Nel 2018 la soglia delle assunzioni incentivate sarà valida fino al compimento dei 35 anni. Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti ai sindacati secondo quanto riferito dai partecipanti alla riunione. Lo sgravio è portato al 100% per i giovani assunti al Sud.

Raggiungerà probabilmente i 20 miliardi la manovra 2018 - comprensiva del decreto fiscale - che il governo si appresta a varare al cdm di oggi, in tarda mattinata. La legge di bilancio, che non a caso Pier Carlo Padoan ha definito "efficace e compatta", si incardinerà su poche grandi misure, anche perché gran parte delle risorse saranno assorbite dall'eliminazione della clausola di salvaguardia sull'Iva. Il conto è sceso dopo il miliardo già disinnescato nel decreto di venerdì, ma si tratta comunque di altri 14,7 miliardi tutti da trovare.

Per le assunzioni di giovani è prevista una decontribuzione fino al 50% per tre anni. Nel 2018 la soglia delle assunzioni incentivate sarà valida fino al compimento dei 35 anni. Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti ai sindacati secondo quanto riferito dai partecipanti alla riunione. Lo sgravio è portato al 100% per i giovani assunti al Sud.

"Nella manovra che va in Cdm c'è anche la cosiddetta asta delle frequenze per il 5G, perché vogliamo dare elementi di certezza al Paese e agli operatori". Lo ha annunciato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli in occasione della presentazione della sperimentazione del 5G di Open fiber e Wind Tre. "Per l'asta della frequenze 5G" che andrà in manovra "la base d'asta è di 2,5 miliardi". Lo ha dichiarato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. Va però ricordato che alcune delle frequenze (la banda 700) saranno disponibili dal 2022, quindi il pagamento potrà avvenire probabilmente per tranche nel corso degli anni e non in un'unica soluzione. La decisione su questo spetta al Mef.

Il testo della legge è atteso in Parlamento entro il 20 ottobre, ma l'esecutivo ha scelto di anticipare l'approvazione del ddl a domani in contemporanea con il passaggio in cdm anche del Draft Budgetary Plan, da inviare a Bruxelles entro lunedì sera. Probabilmente, come accaduto con il dl fiscale, il ddl di bilancio sarà approvato 'salvo intese', in modo da poter avere qualche giorno in più per la scrittura dell'articolato vero e proprio. Non a caso, il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, di ritorno dal Fmi, si sono incontrati anche con il sottosegretario Maria Elena Boschi per fare il punto.

Ecco alcune delle misure su cui il governo sta lavorando anche in queste ultime ore, dalle più consistenti al corollario di piccoli interventi che si stanno ancora mettendo a punto:  

- SGRAVI PER I GIOVANI: gli stanziamenti ammontano a 338 milioni nel 2018 per poi salire esponenzialmente. Lo sgravio dovrebbe configurarsi nel taglio del 50% dei contributi per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, anche se si sta tentando di allargare anche agli autonomi. La fascia di età è ancora oggetto di discussione (under 29 o under 32, anche se indiscrezioni di stampa parlano di under 35 almeno per il primo anno) e dall'ampiezza della platea dipenderà probabilmente anche il tetto allo sconto, da fissare a 4.030 o a 3.250 euro. Lo sgravio dovrebbe arrivare invece al 100% per il Sud, confermando l'attuale normativa.

- LOTTA ALLA POVERTÀ, DA REI A FAMIGLIE BISOGNOSE: per la coesione sociale e il finanziamento del nuovo reddito di inclusione il governo punta a mettere sul piatto 600 milioni in più nel 2018, 900 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020. Parte della maggioranza insiste anche per interventi a favore delle famiglie numerose in difficoltà economica, ma non è detto che nel testo iniziale del ddl possano trovare spazio. - TAGLIO SOFT DEL SUPERTICKET: sembra per il momento escluso che il ticket sulla specialistica possa essere cancellato tout court. Piuttosto si potrebbe optare per una riduzione parziale o differenziata a secondo del tipo di esame da effettuare o della Regione in cui lo si richiede. La misura potrebbe essere inserita in Parlamento.

- TORNA ECOBONUS CON QUALCHE RITOCCO: all'interno del governo c'è chi vorrebbe stabilizzarlo o renderlo almeno quinquennale per i condomini. Sicuramente sarà confermato anche nel 2018, con uno sconto fiscale un po' più basso (al 50% anziché al 65%) per le finestre o le caldaie a condensazione, ma allargato anche agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito. Una delle ipotesi è di legare l'entità dello sconto all'obiettivo di miglioramento energetico raggiunto.

- PACCHETTO IMPRESE: I superammortamenti dovrebbero essere confermati anche se leggermente più bassi, si parla del 130%. Non verrebbe toccato invece l'iperammortamento al 250%. In arrivo anche il nuovo credito d'imposta al 50% per le spese in formazione digitale 4.0.

- CONTRATTO STATALI, PIÙ SOLDI PER PRESIDI E PROF: L'aumento da 85 euro in busta paga per i dipendenti pubblici costerebbe 1,6 miliardi. A crescere sarebbero anche gli stipendi dei presidi, che verranno gradualmente equiparati ai dirigenti pubblici, e quelli dei professori. Nel capitolo scuola, Valeria Fedeli chiede anche una serie di assunzioni per i bidelli.

- SPINTA A INVESTIMENTI PUBBLICI: Per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali sono in arrivo 300 milioni nel 2018, 1,3 miliardi nel 2019 e 1,9 miliardi nel 2020. - APE ROSA: per favorire le donne, si pensa ad uno 'sconto' sull'Ape social di 6 mesi per figlio, per un massimo di 2 anni.

- BONUS 18ENNI, SCONTI AUTOBUS, NODO PROVINCE: Il bonus cultura da 500 euro potrebbe essere rinnovato, con un costo di 290 milioni. In forse le detrazioni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici, mentre qualche stanziamento potrebbe arrivare, anche quest'anno, per le Province,

- E-FATTURA PER PRIVATI, WEB TAX IN PARLAMENTO: La fatturazione elettronica dovrebbe diventare obbligatoria per le imprese solo nel 2019. La web tax dovrebbe essere aggiunta in Parlamento. Stesso dicasi per i correttivi allo spesometro e per gli incentivi all'utilizzo del Pos.

 - Agricoltura,'bonus' per terrazzi e giardini - Nella legge di‪bilancio, a quanto‪ apprende l'ANSA, ci‬sarà il "bonus‪verde" con detrazioni del 36% per la cura del verde privato: terrazzi e giardini, anche condominiali.

I CONTENUTI DEL DL FISCO

E' composto da 21 articoli il decreto fiscale approvato venerdì dal Cdm. Il testo, che l'ANSA ha potuto visionare, prevede numerosi interventi: dalla rottamazione delle cartelle esattoriali al rafforzamento del Golden Power, da un primo stop all'aumento dell'Iva all'introduzione di alcune soglie 'anti-scorrerie' nel caso di acquisti di quote di società italiane quotate da parte di soggetti stranieri extra Ue.

La sanzione per la mancata notifica di un'operazione sottoposta al Golden Power potrà ora arrivare fino al doppio del valore dell'operazione e comunque non dovrà essere inferiore all'1% del fatturato realizzato dalle imprese coinvolte. E' questa una delle modifiche al Golden Power introdotta nel testo finale del decreto fiscale approvato con riserva venerdì dal Cdm e che l'ANSA ha potuto visionare. La sanzione scatta ''salvo che il fatto costituisca reato e ferme le invalidità previste dalla legge''.

Parziale sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per 840 milioni nel 2018 e per 340 milioni nel 2019. Lo prevede il testo bollinato del decreto fiscale che l'ANSA ha potuto visionare. Come si legge nella relazione tecnica, si prevede nel 2018 la riduzione dell'aumento dell'aliquota Iva al 10% che passerebbe all'11,14% al posto dell'11,50% attualmente previsto e il taglio dell'aumento delle accise in calendario nel 2019, pari a 340 milioni su 350.

La prima edizione della rottamazione delle cartelle e delle liti fiscali porterà nelle casse dello Stato 1,1 miliardi di euro di maggiori introiti nel 2017 (700 milioni la rottamazione relativa ai debiti erariali, Inps e Inail, 400 milioni le liti) che consentono di "compensare il minor gettito realizzato rispetto alle previsioni per la procedura di collaborazione volontaria", la cosiddetta voluntary bis. Il 'buco', secondo quanto si legge nella relazione tecnica al decreto fiscale, ammonta infatti a 1.070 milioni di euro.

Arriva una proroga della concessione per le lotterie nazionali ad estrazione istantanea, come i 'gratta e vinci', che porterà nelle casse dello Stato 50 milioni nel 2017 e 750 milioni nel 2018. Lo prevede il decreto fiscale nell'ultima versione bollinata che l'ANSA ha potuto visionare.

Sono tre le soglie ''anti-scorreria'' previste dal decreto fiscale per l'acquisto di quote di società quotate da parte di soggetti extra-Ue. Superato il 10, 20 e 25 per cento - secondo il testo del Dl che l'ANSA ha potuto visionare - l'acquirente dovrà dichiarare: i modi di finanziamento, se agisce solo o in concerto, se intende fermarsi o proseguire fino al controllo, le sue intenzioni sui patti parasociali, se intende proporre integrazione o revoca degli organi amministrativi o di controllo. La Consob dovrà emanare un regolamento.

Camusso, preoccupati, mancano risposte su pensioni - Dalla rottamazione bis si stimano incassi per circa 1 miliardo nel 2018, sia dalla riammissione di chi era stato escluso sia attraverso l'estensione ai primi nove mesi del 2017. E' quanto si evince dalla relazione tecnica al dl fiscale bollinato. Potenzialmente i contribuenti che potrebbero essere 'ripescati' sono 53.365 e di questi 43.339 stanno comunque già aderendo ad un piano di rottamazione per altre cartelle. Gli incassi legati a questa misura sono stimati in 518 milioni (su un potenziale di 1,4 miliardi), mentre dalle cartelle 2017 si attendono 553 milioni.C'è "preoccupazione in particolare per la mancanza di risposte sulla previdenza" da parte del governo: così il leader della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell'incontro insieme a Cisl e Uil, con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, prima del Cdm sulla manovra. "Molte questioni non hanno ricadute immediate di spesa sulla manovra 2018 ma richiedono pure scelte politiche", ha aggiunto. Sull'aumento dell'età rispetto all'aspettativa di vita "serve un atto normativo che sospenda l'automatismo. Vogliamo che il Cdm assuma quest'impegno". Oltre al meccanismo dell'aumento dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita che, se non rivisto, porterà a 67 anni l'età per l'assegno di vecchiaia nel 2019, Camusso ha parlato delle pensioni per i giovani, della previdenza complementare e dell'Ape social, rispetto ai problemi sulle domande già presentate, sottolineando che anche su questo "non ci pare ci siano risposte". Su queste c'è "una grande distanza rispetto agli impegni assunti nella fase due" del confronto sulla previdenza con il governo, ha aggiunto. "La valutazione complessiva la daremo quando avremo l'insieme dei temi" al centro della manovra, ma intanto, ha detto infine Camusso, "segnaliamo la nostra preoccupazione: ci devono essere risposte in quella direzione"

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