Economia

Draghi: "Da inizio Qe Pil Eurozona cresciuto del 3,6%"

Creati 4 milioni di posti di lavoro, risultati come negli Usa

Mario Draghi in una recente immagine

Redazione Ansa

Dall'inizio degli acquisti di titoli pubblici a gennaio 2015 da parte della Bce, l'economia dell'Eurozona è cresciuta del 3,6%, "più degli Usa dopo il Qe1 e il Qe2 nello stesso periodo". Nello stesso lasso di tempo "l'occupazione è cresciuta di oltre quattro milioni". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, durante il forum delle banche centrali a Sintra, in Portogallo.

La ripresa nell'Eurozona - ha osservato - è "al di sopra del trend e ben distribuita" ma "dobbiamo persistere nella nostra politica monetaria" e serve "prudenza" con un aggiustamento graduale dello stimolo della Banca centrale europea.

Uno dei motivi per cui la crescita nell'Eurozona sta andando meglio dell'inflazione - ha detto ancora Draghi - potrebbe essere il fatto che la bassa inflazione passata sta continuando a pesare sulla formazione dei salari, con contratti indicizzati all'andamento dei prezzi in passato. Draghi ha notato come "vi sono segnali che un'indicizzazione sia tornata in alcuni Paesi di grandi dimensioni dell'Eurozona. In Italia, per esempio, l'indicizzazione rivolta al passato ora riguarda circa un terzo dei contratti privati". "Le riforme strutturali - ha osservato ancora - che hanno aumentato la contrattazione a livello d'impresa (anziché nazionale, ndr) potrebbero aver reso i salari più flessibili verso il basso, ma non necessariamente verso l'alto". In ogni caso, una volta che diminuirà la capacità produttiva inutilizzata, "ci saranno pressioni al rialzo sui prezzi": si tratta semplicemente di aspettare che la politica monetaria abbia "pieno effetto".
   

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