Economia

Bce: inflazione moderata, tassi a minimi record a lungo

La Banca centrale europea nel suo bollettino mensile: protezionismo e Brexit fra le incertezze per la crescita

Sede Bce a Francoforte

Redazione Ansa

 L'inflazione dell'Eurozona "ha di nuovo registrato un incremento" e la ripresa economica "si consolida in modo continuo", ma "le spinte inflazionistiche di fondo restano ancora moderate". Per questo la Bce - si legge nel bollettino - nell'ultimo consiglio ha "confermato la necessità di preservare il grado molto elevato di accomodamento monetario", con tassi "pari o inferiori" agli attuali minimi record e proseguendo gli acquisti di debito fino a dicembre "o anche oltre se necessario".

"Si prevede che la crescita mondiale resti sostenuta, sebbene modesta in termini storici". La Bce aggiunge tuttavia che "l'incertezza resta elevata" a causa di una serie di fattori fra cui "la messa a punto delle nuove politiche dell' amministrazione statunitense" con relative ricadute globali, il il graduale riequilibrio dell'economia cinese e "le future relazioni tra il Regno Unito e l'Unione europea".

Debito Italia il più venduto da investitori esteri  - L'Italia è il paese il cui debito è stato oggetto dei maggiori deflussi netti da parte degli investitori esteri nel 2016. "Le maggiori vendite nette di titoli di debito da parte di investitori esteri - scrive la Bce - sono state registrate in Italia (4,1%), seguita dalla Germania (3,1%) e dalla Spagna (1,8%), mentre gli investitori esteri sono stati acquirenti netti di titoli di debito francesi (con acquisti netti pari all'1,2% del Pil)". In deflussi netti totali, fra attività e passività di debito e azionarie, hanno superato il 9% del Pil in Italia e il 6% in Germania, con una media per l'intera Eurozona di circa il 4%.

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