ll mercato ha premiato Intesa Sanpaolo per non aver lanciato l'affondo sulle Generali. In poco più di un mese, da quando sono cominciate a circolare le prime indiscrezioni sull'intenzione di andare alla 'conquista' del Leone di Trieste, in Piazza Affari la banca guidata da Carlo Messina ha perso circa il 15%, passando dai 2,47 euro di venerdì 20 gennaio ai 2 euro di venerdì scorso. Nella prima seduta post 'battaglia', ha invece guadagnato il 5,5% a 2,19, arrivando a toccare, durante le contrattazioni, una crescita del 6,4%.
Che la decisione di Intesa sia piaciuta al mercato lo dimostrano anche le performance in Borsa degli altri titoli indirettamente coinvolti nell' 'affaire'. Mediobanca, primo socio al 13% di Generali, è cresciuta dello 0,74% a 7,5 euro. Unicredit, maggior azionista di Mediobanca con l'8,6%, nel giorno in cui ha chiuso l'aumento di capitale da 13 miliardi, ha guadagnato il 2,47% a 12,46 euro.
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