Economia

Mediaset: stampa, Bollorè e De Puyfontaine indagati per scalata Vivendi

L'iscrizione derivante da un esposto di Fininvest. Il gruppo: "Possiamo restare azionista di minoranza"

Vincent Bolloré in una recente immagine

Redazione Ansa

Il primo azionista del colosso Vivendi, Vincent Bollorè, è indagato dalla Procura di Milano con l'accusa di aggiotaggio in relazione all'operazione con la quale Vivendi ha acquistato fino al 28% di Mediaset.

Ne danno notizia alcuni quotidiani spiegando che l'iniziativa deriva da un esposto presentato in procura dalla Fininvest che detiene il 40% di Mediaset. Secondo Fininvest, il gruppo francese aveva creato "le condizioni" per "far scendere il titolo Mediaset" per poi lanciare la scalata "a prezzi di sconto" con la disdetta del contratto d'acquisto di Mediaset Premium pattuito in aprile insieme allo scambio azionario del 3,5% tra Vivendi e Mediaset.

LA SCALATA DI VIVENDI A MEDIASET

Nell'inchiesta della Procura di Milano con al centro l'accusa di aggiotaggio, oltre al patron di Vivendi Vincent Bollorè, è indagato anche l'ad della società Arnaud De Puyfontaine. Le iscrizioni derivano dall'esposto di Mediaset contro il gruppo francese. "Volevamo trovare un accordo con Mediaset e vogliamo sempre trovarlo. Ma le informazioni presentate da Mediaset su MediasetPremium erano diverse dalla realtà": dice l'ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, in un'intervista a Les Echos nel giorno in cui è stato indagato con a Vincent Bollorè dalla procura di Milano. "Oggi non abbiamo più colloqui, ma riflettiamo a diversi scenari. Deteniamo poco meno del 30% del capitale e dei diritti di voto, non abbiamo bisogno del 100%, possiamo benissimo restare azionista di minoranza. L'importante è un partenariato costruttivo".

 

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