Economia

Stop di Castagna ad Atlante 2 per le Venete

Almeno il 30% delle risorse destinato a mercato Npl

Redazione Ansa

L'amministratore delegato di Banco Bpm Giuseppe Castagna non è favorevole all'impiego delle risorse di Atlante 2 per l'eventuale ricapitalizzazione delle banche venete, stornandole dal loro uso per la gestione degli Npl. "Abbiamo già votato conto questa ipotesi in Atlante 1 - ha detto - e quindi penso sia abbastanza ovvio che non siamo favorevoli".
   

"Atlante - ha aggiunto - è stato creato con un duplice scopo, certamente per creare un 'backstop' (misura di sicurezza,ndr) sui potenziali aumenti di capitali delle venete, poi sappiamo come è andata e quindi abbiamo dovuto metterci molto di più".

Castagna ha poi aggiunto che "almeno il 30 per cento" delle risorse di Atlante "era destinato al mercato degli Npl" e "siccome tutti dicono, e tutte le dichiarazioni sono ancora sulla necessità delle banche di utilizzare di più il mercato per la vendita degli Npl, mi pare ovvio che Atlante debba perseguire quello scopo. Per lo meno questa e' la nostra idea e il motivo per cui abbiamo partecipato".

Intanto anche Veneto Banca, dopo la popolare di Vicenza, sta collocando sul mercato parte delle obbligazioni garantite dallo Stato emesse a inizio febbraio e sottoscritte interamente dall'istituto di Montebelluna. La taglia attesa del bond - a cui stanno lavorando Banca Imi, Credit Suisse, Deutsche Bank, Natixis - si aggira attorno al miliardo di euro, con ordini che al momento si attestano attorno ai 3 miliardi. Il rendimento dovrebbe collocarsi attorno ai 55 punti base sopra al Btp con scadenza a febbraio 2020. Le obbligazioni di Veneto Banca hanno scadenza triennale e pagano una cedola dello 0,5% annua. Vicenza nei giorni scorsi aveva collocato bond garantiti per 1,25 miliardi.

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