Economia

Alitalia: governo chiede che l'azienda apra tavolo su contratto

Incontro governo-sindacati per discutere la situazione della ex compagnia di bandiera

Redazione Ansa

"Credo che l'amministratore delegato Cramer Ball abbia colto la forza con cui il Governo chiede ad Alitalia un ritorno al confronto con i sindacati e l'apertura di un tavolo sul contratto". Così il viceministro allo Sviluppo Economico all'ANSA dopo l'incontro con l'azienda al Mise. "Il Governo intende dare un contributo" sia per comporre la vertenza sia "per rilanciare Alitalia" ha detto Bellanova. "Ognuno faccia la propria parte. Alitalia ritiri il regolamento aziendale, si metta al tavolo con i sindacati e mantenga il vecchio contratto fino al rinnovo".

I vertici di Alitalia, secondo quanto apprende l'ANSA, si sono incontrati in mattinata al ministero dello sviluppo economico con il ministro Carlo Calenda, L'incontro ha fatto seguito alla riunione di ieri sera fra governo e sindacati durante la quale l'esecutivo si è impegnato a mediare sulla questione relativa al contratto.

All'incontro erano presenti il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, la viceministra Teresa Bellanova e l'a.d. di Alitalia Cramer Ball. Dal Governo, secondo quanto si apprende, sarebbe arrivata la richiesta all'azienda di ritirare la decisione unilaterale di applicare dal primo marzo un Regolamento aziendale al posto del contratto collettivo.

Il Governo tenta la mediazione con Alitalia sul contratto. Convocherà nelle prossime ore l'azienda per vedere se ci sono margini per evitare che dal primo marzo sostituisca il Contratto collettivo con un Regolamento aziendale. L'impegno è stato preso nel corso dell'incontro tra Governo e sindacati, durante il quale è stata espressa anche preoccupazione per la situazione di liquidità della compagnia.

Intanto cresce l'attesa per il Piano industriale, che l'azienda ha promesso che sarà pronto a fine mese, e che il Governo si attende entro la prima settimana di marzo. La giornata dell'incontro tra Governo e sindacati si è svolta nel segno della "preoccupazione".

A lanciare l'allarme, in mattinata da Milano, il ministro dei trasporti Graziano Delrio, che ha avvertito: "Quelli di Alitalia sono problemi seri che non si affrontano a cuor leggero, c'è preoccupazione". Un sentimento confermato nel pomeriggio anche dai sindacati arrivati al Ministero dei trasporti per incontrare i ministri Delrio (trasporti), Poletti (Lavoro) e Calenda (Sviluppo) e la viceministra Bellanova (Sviluppo). "Anche noi siamo molto preoccupati e lo siamo ulteriormente perché in attesa da mesi del piano industriale, senza il quale vuol dire che gli azionisti hanno deciso che questa impresa si va a schiantare come il Titanic", ha sintetizzato Cortorillo della Filt Cgil.

Piano per limitare disagi durante sciopero del 23  - Alitalia "è stata costretta a cancellare il 60% dei voli programmati, sia nazionali che internazionali. Sul sito alitalia.com è disponibile la lista dei voli cancellati". E questo a causa dello sciopero proclamato per la giornata del 23 febbraio dalle sigle sindacali USB e CUB Trasporti e dalle associazioni professionali ANPAC e ANPAV (per l'intera giornata ad eccezione delle fasce garantite 7.00-10.00 e 18.00-21.00), e dai sindacati confederali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta (dalle ore 14, alle 18). La Compagnia - spiega una nota - "ha immediatamente attivato un piano straordinario per riproteggere sui primi voli disponibili il maggior numero di passeggeri coinvolti nelle cancellazioni. Alitalia invita tutti i viaggiatori che hanno un volo prenotato per il 23 febbraio - e anche per la serata del 22 febbraio e per la prima mattinata del 24 febbraio - a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, chiamando i seguenti contatti telefonici: dall'Italia il numero verde (completamente gratuito) 800.65.00.55; dall'estero il numero +39.06.65649. Gli operatori forniranno tutte le informazioni e l'assistenza necessarie".

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