Economia

La Bce potrebbe comprare più debito italiano

Spread sotto 180 dopo apertura Eurotower

Germany European Central Bank

Redazione Ansa

La fine del quantitative easing della Bce sarà pure dietro imminente, ma per il momento l'Eurotower continua a comprare debito a piene mani e potrebbe anzi comprare più 'carta' italiana: è bastato un accenno alla possibilità di un 'Qe flessibile' a far scivolare lo spread sotto 180.

Alla riunione del 18 e 19 gennaio - come raccontano i verbali pubblicati oggi - i membri del consiglio direttivo hanno fatto il punto sul piano anti-deflazione che ha fatto crollare i tassi d'interesse. Per mantenere il necessario grado di stimolo monetario, il mese scorso la Bce aveva deciso un'importante deroga: possibile comprare titoli che rendano meno del tasso sui depositi, pari a -0,40%.

Una mossa decisa essenzialmente per consentire di acquistare abbastanza titoli tedeschi a rendimento negativo.
Ma comprare sotto quel tasso espone la Bce a perdite certe.

Anche se il Qe frutta notevoli utili (nel 2016 hanno raggiunto gli 1,2 miliardi di euro), per l'Eurotower è meglio "minimizzare" questo tipo di acquisti. Il dibattito, introdotto nel consiglio da Benoit Coeuré, braccio destro e sorta di influente 'ministro degli Esteri' di Draghi, punta a farlo comprando più titoli dei Paesi che rendono di più. Derogando alla regola del 'capital key', che vuole acquisti per ciascun Paese proporzionali alla quota della sua banca centrale nel capitale della Bce.

Risultato: "anche se è stato posto un significativo rilievo alla necessità di limitare deviazioni dalla capital key, si è anche sottolineato che deviazioni temporanee e limitate sono possibili e inevitabili".

La Bce, in sostanza, apre alla possibilità di comprare meno titoli tedeschi e più italiani. Una flessibilità (che non si sa quanto sia piaciuta ai consiglieri che fanno capo alla Bundesbank, i quali per il momento tacciono ma di recente si sono ammorbiditi) che piace ai mercati: lo spread ha chiuso a 178 da 185 di ieri, in rendimento del Btp decennale è scivolato al 2,12% dal 2,22%.

"Nominare la capital key è come agitare un fazzoletto rosso davanti a un toro", ragiona con la Bloomberg Richard Barwell, un economista di Bnp Paribas, riferendosi ai 'tori' rialzisti che puntano sui paesi periferici dell'euro.

Nonostante 210 miliardi di acquisti di debito pubblico italiano fra il 2015 e il 2016, e altri 100 miliardi stimati per il 2017, lo spread si era impennato fino a superare 200 a inizio di febbraio. Fra timori per la politica italiana, effetto-Trump sui tassi globali, elezioni in arrivo dall'Olanda (marzo) alla Francia (fra aprile e maggio) alla Germania (settembre), l'Italia torna a far rima con 'rischio'.

La Bce da aprile ridurrà a 60 miliardi al mese il Qe, promette di continuare a comprare fino almeno a dicembre ma con un'inflazione ormai a un passo dal 2% l'asso nella manica di Mario Draghi potrebbe (se la normalizzazione procede come previsto) avere i mesi contati. Una Bce flessibile, di questi tempi, fa bene all'Italia.
   

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