Economia

Borsa: Milano chiude l'anno in rosso, valore scende a 524 miliardi

Persi oltre 42 mld nonostante raccolta 6 mld con ipo e aumenti

La targa di Piazza Affari in una foto d'archivio

Redazione Ansa

 Il 2016 si chiude in rosso per Piazza Affari. I dati di Borsa Italiana, nella consueta 'review dei mercati', segnano un calo dell'indice Ftse Italia All Share del 9,9% e del Ftse Mib del -10,2%. La capitalizzazione complessiva delle società quotate si attesta a 524,9 miliardi di euro, pari al 31,8% del Pil, a fronte dei 567,6 miliardi di fine 2015 (34,8% del pil) nonostante la raccolta di 6,1 miliardi da parte di società già quotate o di nuova ammissione.

Tante offerte pubbliche di acquisto a Milano nel 2016. Le Opa lanciate nel corso dell'anno, segnala Borsa Italiana nella consueta 'review dei mercati', sono state ben 16, a fronte delle 7 offerte lanciate nel 2015. Nonostante le molte offerte pubbliche il controvalore complessivo delle operazioni è sceso a 2,5 miliardi, meno della metà dei 5,4 miliardi del 2015.

A Milano record di scambi nel giorno della Brexit - Il 24 giugno scorso, giorno in cui sono stati resi noti i risultati del referendum che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, a Piazza Affari è stato conseguito il record di scambi sia per numero di contratti (767.551) che per controvalore giornaliero (6,5 miliardi di euro). Il dato si confronta con una media giornaliera, per il 2016, di 297.000 contratti e di 2,5 miliardi di euro di controvalore degli scambi.

Intesa e Unicredit titoli più trattati - Crescono in termini di contratti gli scambi di azioni a Piazza Affari ma diminuisce il controvalore delle contrattazioni. Nel 2015, segnala Borsa Italiana in una nota, gli scambi di azioni hanno raggiunto una media giornaliera di 2,5 miliardi di euro con 297.000 contratti (+6,1% rispetto al 2015). Nel 2015 la media giornaliera degli scambi aveva raggiunto i 3,2 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo si conferma l'azione più scambiata per controvalore, con un totale di 78 miliardi di euro, mentre Unicredit resta quella più trattata in termini di contratti con 5,8 milioni di contratti. 

Londra migliore in Europa, chiude con record - La Borsa di Londra chiude il 2016 segnando un nuovo massimo storico. L'indice Ftse 100, che oggi ha terminato le contrattazioni in anticipo, ha segnato un rialzo dello 0,32% a 7.142 punti. Nell'anno della Brexit, il listino londinese, con un rialzo del 14,4% da inizio 2016, sale sul podio delle migliori Borse europee. Il listino londinese, dominato da imprese multinazionali, ha beneficiato della svalutazione della sterlina che, dal referendum dello scorso 23 giugno, ha perso circa l'11% sull'euro e del 18% sul dollaro.

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