Economia

Manovra. Padoan: 'Avanti con il taglio delle tasse, non è uno slogan'

Chiesto e ottenuto da Parlamento rialzo deficit sisma-migranti

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Redazione Ansa

"Abbiamo ricevuto le lettere" di risposta dell'Italia e degli altri quattro Paesi, ora "la valutazione continua per questi stati membri come per gli altri e così i contatti con le capitali" per cui "non facciamo altri commenti". Così la portavoce della Commissione Ue per gli affari economici, ricordando che "la scadenza è fine novembre" per l'adozione dell' opinione di Bruxelles sui Dbp.

"Certamente le regole vanno rispettate, ma a volte le regole sono chiaramente disegnate male". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, a Bratislava, citando come esempio il Pil potenziale. "Se vogliamo fare progressi, ammettiamo che alcune regole potrebbero essere migliorate". La questione non è quella di un mondo "senza regole, ma con regole migliori".

Accanto al rispetto delle regole europee andrebbero considerate anche "le buone politiche". Bisognerebbe cioè considerare sì la disciplina di bilancio e la stabilità finanziaria, "ma anche la crescita e l'occupazione".  "I cittadini europei non sanno cos'é l'Unione bancaria, quello lo sappiamo noi, ma vogliono lavoro, vogliono essere certi di avere lavoro per i propri figli", ha aggiunto Padoan.

Padovan: 'Legge di bilancio nel rispetto delle regole Ue' - "Questa legge di bilancio è scritta nel rispetto delle regole europee". Lo afferma Padoan parlando della manovra in un video pubblicato dal Mef su Twitter.  "In più, - prosegue - abbiamo esteso il deficit dopo aver chiesto e ottenuto il permesso in Parlamento per far fronte a spese dovute a circostanze eccezionali, in particolare la ricostruzione dopo i terremoti e il sostegno delle spese per affrontare il grande e crescente flusso di migranti che arrivano nel nostro Paese perché vogliono entrare in Europa".

"Questa Legge di Bilancio continua nelle direzione che il governo ha preso all'inizio della sua attività: sostegno agli investimenti, abbattimento delle tasse, sostegno alle famiglie e stabilizzazione del debito, oltre che diminuzione del deficit". Diminuire le tasse non è "assolutamente" un fatto occasionale o uno slogan, sottolinea Padoan.

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"Abbiamo cominciato nel 2014 con il bonus Irpef, - puntualizza ancora Padoan - abbiamo continuato con l'abbattimento dell'Irap sul costo del lavoro, abbiamo proseguito con la Tasi sulla prima casa e quest'anno c'è l'abbattimento dell'Ires, che porta la tassazione italiana per le imprese a livelli più bassi di Francia e Germania, a livello significativo". Il taglio delle tasse, osserva ancora il ministro, "è molto importante ma non è la sola misura che basta, infatti nella manovra affianchiamo al taglio delle tasse, misure di sostegno agli investimenti, alla produttività e all'innovazione". Soprattutto per un'economia come quella europea e quella italiana, "la via maestra per la crescita della produttività è l'innovazione e questa manovra sostiene l'attività innovativa delle piccole e medie imprese continuando con le agevolazioni sulle spese per ricerca e sviluppo". Padoan cita in particolare la conferma dei superammortamenti varati l'anno scorso e l'introduzione degli iperammortamenti per investimenti in economia digitale, oltre al rifinanziamento della legge Sabatini e del Fondo centrale di garanzia.

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