Economia

Mediaset, dietrofront Vivendi: non vogliamo il controllo di Premium

Fininvest, assoluta scorrettezza di Vivendi: 'Vero obiettivo è posizione di rilievo in azionariato Mediaset'. 'Troveremo soluzione', la replica

Redazione Ansa

E' rottura tra Vivendi e Mediaset, i francesi non vogliono più tutta Premium, ma il 20% e solo in un secondo tempo la salita al 15% di Mediaset. E' scambio di accuse dopo il voltafaccia con Mediaset che accusa 'non vuole onorare l'acquisto del 100%' e Fininvest che denuncia 'l'eccezionale gravità e l'assoluta scorrettezza del comportamento di Vivendi'. A sua volta Vivendi parla di 'divergenze sulla valutazione della pay tv'. Ancora possibilista Arnaud De Puyfontaine che assicura 'stiamo discutendo e vogliamo una soluzione che sia soddisfacente per entrambi'. Per Mediaset è tonfo in Borsa sulla soglia dei 3 euro. Il braccio di ferro con Vivendi, che mette in discussione i termini dell' integrazione tra i due gruppi, costa al titolo un calo in Borsa del 6,93 per cento.

Seduta volatile per le Borse europee. In chiusura si riportano tutte in parità eccetto Madrid (-0,05%). Londra ha guadagnato lo 0,21%, Parigi lo 0,25% e Francoforte lo 0,55 per cento. La seduta della Borsa di Milano termina poco variata con l'indice di riferimento sulla parità. Il Ftse Mib segna in chiusura +0,03% a 16.697 punti.

Debutto sprint per Enav in Piazza Affari, il quarto da inizio anno dopo Iol, Technogym e Coima Res. Positiva fin dai primi minuti la reazione della Borsa, con un rialzo del 9,33% a 3,6 euro, contro i 3,3 euro del collocamento. L'Ente Nazionale di Assistenza al Volo ha piazzato azioni per 759 milioni di euro, con un flottante del 42,5% al momento dell'ammissione ed una capitalizzazione di 1,78 miliardi di euro. Secondo l'amministratore delegato di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi si tratta di un grande successo, con una domanda che ha superato di 8 volte l'offerta". "Questa quotazione - aggiunge - tra le principali di quest'anno in Europa, conferma la capacità di Borsa Italiana di tenere alto l'interesse dei maggiori investitori internazionali, con gli oltre 8mila fondi e le 1.460 case di investimento da tutti i continenti investiti nei principali titoli italiani".

IL CASO MEDIASET-VIVENDI - Fininvest denuncia "l'eccezionale gravità e l'assoluta scorrettezza del comportamento di Vivendi" sulla vicenda Mediaset Premium. Lo afferma in un comunicato la società cui fa capo il 34,738% di Mediaset. "L'atteggiamento di Vivendi - prosegue Fininvest - lascia chiaramente intuire che il suo vero, non dichiarato obiettivo fosse in realtà quello di costituirsi in modo surrettizio e inaccettabile una posizione di estremo rilievo nell'azionariato di Mediaset"."Non c'è nessuna negoziazione in corso tra Mediaset e Vivendi". Lo si legge in una nuova nota di Mediaset in cui il Gruppo precisa che "la negoziazione è già avvenuta e si è conclusa con il contratto regolarmente firmato tra le parti l'8 aprile 2016". Mediaset aggiunge che "l?analisi dei risultati di Premium è ovviamente avvenuta prima della firma, come accade prima di ogni assunzione di impegni". Infine Mediaset conferma "di non aver mai ricevuto alcuna contestazione formale sulla validità o i contenuti del contratto".  "Non penso che non si troveranno soluzioni". E' la visione ottimista dell'ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, sulle discussioni aperte con Mediaset in merito all'accordo di integrazione. "E' un contratto 'binding' fatto di diversi punti - ha ricordato - e stiamo discutendo da due settimane con il board". "Sulla base degli elementi emersi dalla discussione abbiamo proposto un'evoluzione dell'accordo che ne tenga conto: ci piace Mediaset, ha una grande storia, niente è cambiato ma non c'è un accordo completo", ha precisato il manager. Non ha risposto a chi gli chiedeva se in caso di fallimento delle discussioni un'alternativa potrebbe essere acquistare azioni Mediaset sul mercato. De Puyfontaine ha ricordato che tra i nodi c'è la sfida sul mercato pubblicitario, su quelle delle pay tv e l'importanza di combinare la pay e la free tv

Leggi l'articolo completo su ANSA.it