Economia

Banche: avanti negoziati in Ue, ministri a Bruxelles

Governo cerca soluzione pubblico-privati, dal M5S allarme Mps

Banche: avanti negoziati in Ue, ministri a Bruxelles

Redazione Ansa

 Resta serrato il confronto Roma-Bruxelles sulle banche italiane in difficoltà e sul destino di Mps. Sarà uno dei temi, accanto all'applicazione del bail-in, che domani e martedì prossimi vedrà discutere i ministri delle Finanze Ue per la prima volta dopo la Brexit. La questione in realtà non figura all'ordine del giorno delle due riunioni (Eurogruppo e Ecofin) e "qualunque ulteriore speculazione sarebbe forviante", sottolineano fonti Ue. Intanto il tema scuote sempre più la politica e se il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, parla della ricerca di spinta pubblica e privati in campo per risolvere il problema, il M5S in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo e firmato 'M5s Parlamento' afferma che Rocca Salimbeni "potrebbe scatenare una nuova crisi finanziaria globale trascinandosi dietro non solo le altre banche italiane, ma anche colossi esteri come Deutsche Bank".
   

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha assicurato che il governo lavora per stendere una rete di protezione preventiva, da attivare in caso di necessità, con il "pieno supporto" dei partner europei. Il tempo stringe perché gli occhi di tutti sono puntati sulla soluzione al problema dei crediti in sofferenza di Mps dopo il richiamo della Bce. Una partita che il Monte vorrebbe giocare il più possibile in autonomia, anche se appare quasi certo un intervento della mano pubblica qualora dovesse diventare inevitabile procedere a un nuovo aumento di capitale. Anche se da qui al 29 luglio si riuscisse a presentare uno schema efficace di gestione degli Npl magari utilizzando il fondo Atlante (la vigilanza chiede di smaltire in 3 anni 10,4 miliardi di sofferenze) resta comunque la spada di Damocle dei risultati degli stress test Eba che la banca potrebbe non superare

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