Economia

Argentina: punta a 100 mld dollari investimenti in otto anni

A settembre 'mini-Davos' a Baires con 800 imprese

Argentina: punta a 100 mld dollari investimenti in otto anni

Redazione Ansa

Energie tradizionali e rinnovabili, il mondo dell'agroindustria, i diversi settori delle infrastrutture, il litio e altre risorse minerarie: sono alcune delle aree prioritarie del governo argentino per rimettere nella carreggiata dello sviluppo il paese, che punta ad attrarre investimenti pari a circa cento miliardi di dollari nei prossimi otto anni.
    A sottolinearlo alla stampa in un incontro alla Casa Rosada è stato il responsabile dell'Agenzia per gli investimenti e il commercio internazionale, Juan Procaccini, nell'annunciare un Forum internazionale in programma a Buenos Aires a settembre con la presenza di circa 800 imprese e grandi gruppi: di fatto, sottolineano i media locali, una 'mini-Davos' argentina.
    Ad assicurare la propria presenza all'evento ci sono, tra gli altri, Coca-Cola, Unilever, Dow, Siemens, Boeing, General Electric, Toyota.
    Il governo di Mauricio Macri punta "alla trasparenza, il dialogo e l'apertura", ha precisato Procaccini, ricordando che Buenos Aires è rientrato da qualche mese "nel radar degli investimenti". Nel segnalare all'ANSA la potenzialità in alcune aree, il responsabile dell'Agenzia ha tra l'altro ricordato che "sul fronte agrobusiness l'Argentina produce alimenti sufficienti per 400 milioni di persone, puntiamo a raggiungere la meta di 700 milioni". Centrale rimane inoltre il piano infrastrutturale 'Belgrano' il cui obiettivo è 'agganciare' l'area del nord del paese alle regioni più sviluppate del centro.
    "Per far tornare il paese in una situazione di competitività sono necessari circa 100 miliardi di dollari", ha aggiunto Procaccini, sottolineando che una parte degli investimenti è a carico dello Stato, l'altra del settore privato. Proprio in questi giorni è d'altro lato in discussione in parlamento un progetto di legge riguardante le "associazioni pubblico-private".
    Fondamentale rimane infine il sostegno espresso a Buenos Aires in queste settimane dagli organismi multilaterali, tra i quali - ha concluso Procaccini - Banca Mondiale, Banca interamericana di sviluppo e Caf, banca di sviluppo per l'America Latina.

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