Economia

Brexit: Bce pronta a iniettare liquidità se serve

Preparata a emergenza, stretto contatto con altre banche centrali

Redazione Ansa

Banche centrali mobilitate dopo l'esito del referendum sulla Brexit. La Bce è pronta a iniettare liquidità in euro e in altre valute" per far fronte i contraccolpi della Brexit. E' quanto si legge in una nota dell'istituto centrale europeo in cui si precisa che la Bce è preparata all'emergenza ed è in stretto coordinamento con le altre banche centrali.


"Le banche dell'Eurozona sono resilienti in termini di capitale e liquidità" per far fronte alla Brexit. Lo assicura la Bce in una nota spiegando che è "in stretto contatto con le banche e i rispettivi organi di controllo" e che sta "monitorando con molta attenzione" l'andamento dei mercati.
   
Le banche dell'Eurozona hanno chiesto alla Bce 399 miliardi di euro nella prima asta del Tltro2. Lo comunica l'istituto di Francoforte in una nota sui risultati della nuova edizione di maxi-prestiti alle banche che per la prima volta prevedono l'assegnazione a tasso zero - ma anche a tassi negativi fino a -0,40% - agli istituti che più garantiranno credito all'economia reale.

Boe, pronti piani di emergenza - Dopo il voto per la Brexit la Bank of England afferma di aver assunto "estensivi piani di emergenza" e afferma di lavorare a stretto contatto con il ministero del Tesoro, le altre autorità del Regno Unito e le banche centrali estere.

Fed, possibili conseguenze per economia Usa  - "La Federal Reserve e' pronta, se necessario, a fornire liquidita' in dollari attraverso i canali esistenti con le banche centrali, per affrontare le pressioni sui mercati globali" esercitati dalla Brexit. Pressioni che "potrebbero avere conseguenze avverse per l'economia americana". E' quanto si legge in una nota della banca centrale statunitense. 

Banca Svizzera interviene a difesa del franco - La Banca centrale della Svizzera (Snb) è intervenuta sul mercato valutario per stabilizzare il franco svizzero, finito sotto pressione dopo la Brexit. In un comunicato la Snb spiega che dopo l'esito del referendum in Gran Bretagna, "il franco svizzero è finito sotto pressioni rialziste" e "la Banca centrale svizzera è intervenuta sul mercato per stabilizzare la situazione e rimarrà attiva sul mercato".

 

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