Economia

Lavoro: Italia maglia nera Ue occupazione e gap uomo-donna

Dati Eurostat 2015,a metà classifica per occupati tra 55-64 anni

Redazione Ansa

Italia maglia nera in Europa sul fronte occupazione, dove la percentuale complessiva di occupati (60,5%) è la più bassa tra i 28 tranne che in Grecia, e dove il divario tra il numero di uomini e donne che lavorano (-20pp) è il maggiore ad eccezione di Malta. E' la fotografia che emerge dai dati Eurostat per il 2015, che fanno il confronto rispetto all' obiettivo Paese per Paese fissato per il 2020 (67%) che l'Italia non ha ancora raggiunto (-6,5pp).

Meglio, invece, sul fronte degli occupati tra i 55 e i 64 anni, saliti di 2pp in un solo anno passando da 46,2% del 2014 al 48,2% del 2016, che fanno posizionare l'Italia a metà classifica Ue (14esima). I Paesi al top per l'occupazione sono Svezia (80,5%), Germania (78%), Gran Bretagna (76,9%), Danimarca ed Estonia (76,5%) e Olanda (76,4%). Ad avere già raggiunto il loro target 2020 Germania, Estonia, Svezia e anche Lituania, mentre ad averlo quasi raggiunto (meno di 0,5pp) anche Repubblica ceca, Irlanda e Lettonia. La maglia nera va invece alla grecia (54,9%), seguita dall'Italia insieme alla Croazia (60,5%) e dalla Spagna (62%).

Virtuosi sul fronte del divario minimo tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile Finlandia (-2,1pp), Lituania (2,4pp), Lettonia (4pp) e Svezia (4,2pp). Ultimi della classe Malta (27,8pp) e poi l'Italia (-20pp), Grecia (-18pp), Romania (-17,5pp) e Repubblica ceca (-16,6pp). Per gli occupati tra i 55 e i 64 anni, gli stati dove ne lavorano di più sono Svezia (74,5%), Germania (66,2%), Danimarca (64,7%) ed Estonia (64,5%), mentre Grecia (34,3%), Slovenia (36,6%), Lussemburgo (38,4%) e Croazia (39%) sono quelli dove meno si lavora in quella fascia d'età.
   

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