Economia

Lavoro: Cgil, gap uomo donna occupazione grave, Governo agisca

Commento a dati Eurostat, grave nell'anno in cui è entrato in vigore il jobs act

Susanna Camusso segretaria generale della Cgil (archivio)

Redazione Ansa

I dati Eurostat confermano che il divario tra la percentuale di uomini e donne che lavorano (-20 punti) é il maggiore in Europa, ad eccezione di Malta. E quel che è più grave nell'anno in cui è entrato in vigore il jobs act". Lo afferma la responsabile delle politiche di genere della Cgil, Loredana Taddei.

"Un divario - sottolinea Taddei - che denunciamo inascoltati da tempo. Eppure le donne e le ragazze italiane desiderano entrare nel mercato del lavoro, ne è una conferma il superamento degli uomini nell'istruzione".

Le disuguaglianze che impediscono alle donne l'accesso al mercato del lavoro - sottolinea - "non potranno che aumentare in assenza di politiche mirate, di investimenti per creare occupazione, di servizi e tutele sociali, di adeguate politiche di conciliazione, di una figura istituzionale con un'ampia delega che coordini una concreta azione di governo, una strategia complessiva delle politiche di genere. Non è più rinviabile un reale cambiamento di passo, assumendo tra gli obiettivi prioritari la promozione dell'uguaglianza di genere e un'effettiva parità nel mondo del lavoro". 

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