Economia

Morando: a breve decreto su banche, chiude partita su indennizzi

Il viceministro dell'Economia: "Abbiamo sostanzialmente raggiunto l'accordo" con la Ue

Redazione Ansa

 "In tempi molto brevi" arriverà un decreto legge per risolvere il nodo dei ristori agli obbligazionisti delle quattro banche". Lo ha detto il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, a un convegno alla Camera, sottolineando che i tempi "sono brevi compatibilmente col fatto che se c'è anche qualcos'altro sul versante banche" possa entrare nel provvedimento. "Bisogna farne uno e chiudere la partita, per evitare di dover venire in Parlamento ogni 15 giorni sulle banche", ha concluso.

Sul fronte dei ristori "ci sono di fronte a noi novità importanti per gli obbligazionisti. Abbiamo sostanzialmente raggiunto l'accordo" con la Ue "che consente in via del tutto eccezionale che si possano modificare le regole di accesso al ristoro previste con la Legge di Stabilità" che porterà "ad un significativo allargamento" della platea. Al momento, ha ricordato Morando, "l'arbitro deve essere messo in condizione di presupporre seriamente una violazione dell'obbligo di trasparenza e correttezza previsti dal testo unico bancario nel vendere quelle obbligazioni, oppure non si può procedere al ristoro". Il nuovo decreto servirà "a introdurre maglie più larghe. La violazione può essere in larga misura presupposta. Non lo abbiamo fatto prima - ha precisato - perché volevamo stare dentro le regole Ue. Se le avessimo violate non potevamo condurre questo confronto".

Nel nuovo decreto banche potrebbero esserci anche misure per velocizzare il recupero crediti e per 'accompagnare' il nuovo fondo allo studio del governo con il sistema bancario. Lo ha detto il viceministro dell'Economia Enrico Morando alla Camera, spiegando che "stiamo vedendo se si decide che sulle procedure concorsuali ed esecutive ci sia qualcosa di immediato e ulteriore da fare, magari anticipando" qualche misura del ddl fallimenti. Inoltre "potrebbero esserci norme di accompagnamento e regolazione" del nuovo fondo privato.

"C'è un disegno più ampio che riguarda la finanza d'impresa" ha detto Morando nel suo intervento a un convegno sul sistema bancario e la tutela dei risparmiatori organizzato da Sinistra italiana alla Camera, e "stiamo discutendo su un intervento ulteriore che si associ a quelli già presi per affrontare il nodo delle sofferenze". In Italia, ha sottolineato, "siamo di fronte a un clamoroso fallimento del mercato, che di fatto non c'è", e che dipende "da un fallimento del sistema della giustizia". Per questo "bisogna fare altre cose, quelle già fatte non bastano" e anche l'effetto della Gacs "è poco, efficace ai margini". C'è quindi bisogno "di due ulteriori interventi, uno sulla finanza d'impresa, per implementare la forza dei soggetti che intervengono sul mercato" e l'altro "sulle procedure concorsuali".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it