Economia

Borsa: Asia debole con scivolone Tokyo. Europa debole con petrolio

Ampiamente negativi i futures sull'avvio dei mercati europei

Redazione Ansa

Borse asiatiche deboli ma soprattutto pessima seduta per la Borsa di Tokyo, che ha chiuso con l'indice principale Nikkei 225 in calo di oltre tre punti percentuali e mezzo.

Lo scivolone, a parte la mancata tenuta del prezzo del petrolio, deriva in particolare dal crollo dell'indice Tankan sulla fiducia delle grandi imprese manifatturiere giapponesi, che è sceso nel primo trimestre al livello più basso dalla metà del 2013, con un calo superiore alle stime degli analisti. Sulla piazza nipponica malissimo titoli come Panasonic, che ha ceduto il 12%, seguito da Hitachi (-6%) e Mazda (-5%).

Tra gli altri listini dell'area Hong Kong e Shenzhen stanno chiudendo in calo di oltre un punto, Shanghai tiene (-0,3%), negativi anche Seul (-1,1% finale) e Sidney (-1,6%), dove sono quotati diversi gruppi che possono anticipare l'andamento dei loro settori in Europa. In progressivo calo, infatti, i futures sull'avvio dei mercati europei, che potrebbero partire con ribassi superiori al punto percentuale.

Dopo il pesante ribasso di Tokyo e sulla scarsa tenuta del prezzo del petrolio, primi scambi ampiamente negativi sui mercati azionari europei: la Borsa peggiore è quella di Madrid che perde l'1,4%, seguita da Milano in calo dell'1,3%. In un clima molto nervoso, deboli anche Parigi e Francoforte (che cedono entrambe l'1,2%), mentre Londra prova a tenere muovendosi su un ribasso di circa un punto percentuale.

Europa debole con petrolio, Milano -1% - Mercati azionari europei a metà seduta in netto calo: i peggiori sono Parigi e Francoforte, che oscillano attorno a perdite del 2%. Londra e Madrid cedono l'1,3%, Milano con l'indice Ftse Mib segna un calo dell'1%. In attesa della raffica dei dati macroeconomici Usa della giornata (a partire dal tasso di disoccupazione che sarà diffuso alle 14.30) a pagare sono soprattutto i titoli dell'energia sulla debolezza del prezzo del petrolio, ma in Piazza Affari il peggiore tra i gruppi principali è Telecom, che scende di oltre il 3%. Male anche Cnh (-2,9%), Eni (-2,8%) e Fca, che cede circa due punti percentuali. Acquisti invece sul comparto del risparmio gestito (Azimut +3,5%, Anima +1,9%), con Bper e Ubi che si muovono su una crescita superiore al punto percentuale. Piatte Bpm, Mps, Unicredit e Intesa, mentre nel paniere a minore capitalizzazione Prelios cresce del 7%. 

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