Economia

Ue-19: calo record del costo del lavoro in Italia, -0,8%

Aumentano posti vacanti, +1,6% IV trimestre 2015. Tasso più elevato in Germania e Regno Unito

Redazione Ansa

In Italia calo record del costo del lavoro nell'ultimo trimestre 2015: -0,8% sull'anno, il dato più basso di tutta l'Ue. Costo del lavoro in aumento invece nell'area euro (+1,3%) e nella Ue-28 (+1,9%). Nel trimestre precedente era aumentato di 1,1% e 1,9%. Nell'Eurozona, la componente 'salari' è aumentata dell' 1,5%, quella non salariale di 0,7%. In Italia è molto accentuato il calo di quest'ultima (-2,1%, battuto solo dal -8,2% dell'Olanda), mentre la componente salariale è scesa di appena lo 0,2%.

Aumentano i posti vacanti, +1,6% IV trimestre 2015 - Il tasso di posti di lavoro vacanti nella zona euro era 1,6% nel quarto trimestre 2015, in aumento dall'1,5% del trimestre precedente e dello stesso periodo del 2014. Lo comunica Eurostat. Il tasso nella Ue-28 era 1,7%, e nel trimestre precedente 1,6%. Tra gli Stati i cui dati sono disponibili, il tasso più elevato si è registrato in Germania e Regno Unito (2,6%), Repubblica Ceca (2,4%) e Belgio (2,2%). I più bassi in Polonia (0,5%), Spagna e Portogallo (0,6%). In Italia, i cui dati non riguardano però l'intera economia ma solo alcuni settori, il tasso di posti vacanti nell'ultimo trimestre del 2015 era 0,5%, in calo dallo 0,4% del precedente trimestre.

Nel quarto trimestre 2015, il Paese con l'aumento più sensibile del costo del lavoro è stato la Romania (+11,4%), seguito da Repubblica Ceca (+8,6%), Lettonia (+7,7%), Bulgaria (+5,8%), Slovacchia (+5,3%) e Austria (+5,2%). I cali più sensibili, oltre all'Italia, Cipro (anche -0,8%), Olanda (-0,4%) e Lussemburgo (-0,1%). In Germania è aumentato di 2,1%, in Francia di 1,3%. Per quanto riguarda i settori, il costo del lavoro è aumentato dell'1,2% nell'industria, di 0,5% nelle costruzioni, di 1,3% nei servizi e dell'1,6% nell'economia non d'impresa.
   

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