Economia

Banca San Marino: Grais: "Farò trasparenza"

Intervista all'ANSA: Finita fuga capitali; ripresa Italia aiuterà Repubblica

Wafik Grais

Redazione Ansa

"Le autorità di San Marino hanno deciso di aprire la loro economia e il loro sistema finanziario al mondo, alla cooperazione internazionale e alla concorrenza". Il nuovo presidente della Banca Centrale di San Marino, l'egiziano-svizzero Wafik Grais, spiega così in un'intervista all'ANSA la sua nomina al vertice dell'Istituto, che punta ad avviare un nuovo corso all'insegna della trasparenza, sottolineando che la Repubblica ora "fa parte della 'white list' del governo italiano" dopo l'accordo con l'Ue sullo scambio di informazioni fiscali. Il 67enne presidente rassicura poi sullo stato di salute della banche sanmarinesi. "La situazione per quanto riguarda la fuga di capitali dalle banche di San Marino si è stabilizzata: è stata brutta in passato ma ora non ci sono più pericoli di ulteriori deflussi, gli istituti sono messi meglio".

L'obiettivo ora è "far crescere queste banche" e la ripresa economica in Emilia Romagna e in generale in Italia può fare da traino per San Marino e i suoi istituti di credito, spiega il presidente. In quest'ottica, sottolinea, "è importante la cooperazione" che la Banca Centrale sanmarinese ha con le diverse associazioni economiche della Repubblica. E sempre in tema di cooperazione, Grais precisa che in futuro sarà "fondamentale" la collaborazione con la Banca d'Italia, "il nostro partner principale" e con le altre autorità italiane. Ma altrettanto "importante" sarà la collaborazione con la Bce, visto che anche "San Marino fa parte dell'Eurosistema". Proprio in questi giorni un team del Fondo Monetario Internazionale è in missione a San Marino e il presidente spiega che si tratta di una visita di routine, che si inserisce "nell'ambito di una consultazione periodica annuale tra l'Fmi e i Paesi membri". Il team dell'Fmi "compie un accertamento, discute con le autorità e presenta gli elementi che potrebbero essere migliorati", spiega. A chi sottolinea che ha poca dimestichezza con la lingua italiana, risponde che "la comprendo, non ho bisogno di un traduttore, prenderò delle lezioni e col tempo migliorerò l'italiano", aggiungendo che "ho studiato per sei anni il latino e parlo correntemente il francese e lo spagnolo".

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