Economia

Natale, uno su 3 spende meno di 100 euro in doni di Natale

Confesercenti-Swg, 11,6 mln in viaggio per le feste, top da 2007

Redazione Ansa

Nella corsa ai regali di Natale, un italiano su tre avrà un massimo di 100 euro in totale da spendere. Uno su dieci pagherà più di 400 euro e uno su cento più di mille. Una ricerca Confesercenti-Swg racconta l'Italia che si prepara alle feste. E' un Paese dove ancora la crisi "non è superata" per molte persone: il 46% spenderà tra la Vigilia e Capodanno meno che nel 2014, il 40% riciclerà i regali già ricevuti e, alla ricerca del massimo contenimento dei costi, molte aziende taglieranno persino i doni di fine anno ai dipendenti. Solo il 18% dei lavoratori dichiara che li riceverà.
    "Ci sono però dei leggeri segnali positivi che ci auguriamo siano di ripresa vera, perché il paese ha bisogno di creare ricchezza, occupazione e sviluppo", afferma il presidente di Confesercenti, Massimo Vivoli. La spesa complessiva per le feste, inclusi cibo, doni, viaggi e spese personali, sarà di 25,6 miliardi, lo 0,9% in più rispetto allo scorso anno e 11,6 milioni di persone partiranno per le feste. Non erano mai state così tante negli ultimi otto anni, dal 2007.
    "La buona notizia - osserva la Confesercenti - è che il timore di attacchi terroristici a seguito dei fatti di Parigi non ha avuto gli effetti temuti sui consumi né, soprattutto, su quelli turistici degli italiani, anche se rimane l'incognita degli arrivi di turisti stranieri". Le vacanze di fine anno dureranno in media sei giorni e privilegeranno l'Italia come destinazione. Costeranno mediamente 647 euro a persona, circa 50 euro in meno di prima della crisi. "Sulle vacanze pesa più il budget che la paura", spiega l'associazione.
    Oltre che ai viaggi, gli italiani non rinunceranno ai doni e ci saranno sorprese sotto l'albero soprattutto per i più piccoli. Le specialità alimentari saranno il regalo più diffuso (77%), seguite da libri, vestiti, giocattoli, cosmetici e prodotti tecnologici, a partire da smartphone e tablet. Questi regali spesso saranno comprati on line, come fa ormai un italiano su tre. La crescita del commercio elettronico penalizza soprattutto la grande distribuzione, mentre resiste lo shopping tradizionale tra negozi, mercatini e, per risparmiare, piccoli esercizi gestiti da stranieri. La passeggiata tra le vetrine addobbate sembra esser diventata uno dei riti delle feste, così come l'albero di Natale o il presepe, che non mancheranno nel 75% delle case degli italiani.(ANSA).
   

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