Economia

Consumatori, in 100.000 sul lastrico dopo salvataggio banche

Redazione Ansa

Oltre 100 mila persone messe in ginocchio, private dei risparmi di una vita, letteralmente depauperati dopo il salvataggio di Cassa di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti. Lo denunciano Federconsumatori e Adusbef che chiedono un incontro al governo "per affrontare e risolvere questo problema, per far rispettare il sacrosanto diritto dei cittadini a rientrare in possesso dei propri averi".

Intanto, segnalano le due associazioni dei consumatori "diventano sempre più allarmanti le segnalazioni provenienti dai cittadini: pensionati che hanno perso i risparmi di tre generazioni e ora minacciano il suicidio, cittadini disperati ed esasperati che annunciano aggressioni verso dirigenti e dipendenti, per arrivare al colmo dei colmi: cittadini che hanno contratto il mutuo con tali banche e ora non solo hanno visto azzerarsi il proprio conto e i propri risparmi, ma vengono intimati dalla stessa banca a pagare le rate del muto pena il pignoramento". Le vittime sono comuni cittadini, piccoli risparmiatori, che "sono stati indotti ad acquistare prodotti a rischio elevatissimo in maniera del tutto inconsapevole, addirittura in alcuni casi convertendo i propri conti correnti in obbligazioni illiquide", si legge nella nota. "Non vorremmo - concludono Federconsumatori e Adusbef - che questa fosse solo un'anticipazione di quello che succederà, dal 1 gennaio 2016, con l'entrata in vigore del famigerato bail-in, che addossa ai risparmiatori i crack degli istituti bancari". "Il Governo deve intervenire immediatamente contro questa gravissima vicenda che sta assumendo i tratti di una vera e propria emergenza nazionale" dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

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