Economia

Orlandi, riforma catasto occasione persa

Ma lavoro non è andato perduto, riallineate banche dati

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi

Redazione Ansa

La mancata riforma del catasto è stata "un'occasione persa". Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in audizione parlamentare. Si tratta di "un'operazione importante - ha aggiunto - che non è detto sia accantonata. Abbiamo lavorato e il lavoro non è perduto, perché c'è stato un riallineamento delle banche dati".

La riforma del catasto era inserita nella legge delega di riforma fiscale, ma - nonostante le richieste di revisione fossero arrivate anche da Bruxelles - il governo ha deciso di rimandarla, probabilmente anche in vista dell'abolizione della Tasi e dell'Imu agricola prevista nella legge di stabilità. "Abbiamo fatto due anni di lavori preparatori che comunque saranno utili - ha sottolineato Orlandi davanti alla Commissione Anagrafe tributaria - perché ci hanno permesso la bonifica e il riallineamento di tutti i dati. Noi eravamo pronti, avevamo presentato dei progetti. Avevamo preparato tutti gli elementi perché il legislatore potesse prendere le sue decisioni" ha aggiunto "ma per il momento c'è stato questo accantonamento, la delega è scaduta e non sappiamo se il Parlamento o il governo presenteranno una iniziativa legislativa che ne permetta la ripresa". Proprio guardando ai dati e alla carenze dell'attuale catasto, Orlandi ha evidenziato ad esempio che al 31 agosto scorso "su un totale di circa 61 milioni di unità immobiliari dei gruppi catastali ordinari ("A", "B" e "C"), 57,4 milioni sono le unità con planimetria; circa 3 milioni non risultano possedere la correlata planimetria; e per circa 0,3 milioni di unità con planimetria non è possibile calcolare la superficie. In definitiva, - ha sottolineato - sul totale di circa 61 milioni di unità immobiliari censite nei gruppi "A", "B" e "C", il 5,4% circa, pari a 3,3 milioni di unità, risultano prive di superficie".

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