Economia

Squinzi: no margini trattativa contratti, da sindacati 'schiaffoni'

Presidente Confindustria: per noi è capitolo chiuso

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi

Redazione Ansa

"Ci siamo resi conto dell'impossibilità di portare avanti qualunque trattativa con il sindacato. Non abbiamo margini di manovra per poter proseguire il colloquio sui contratti nel modo tradizionale. Per noi è un capitolo chiuso". Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi al termine di un incontro in Assolombarda con una quarantina di associazioni di categoria che hanno i contratti scaduti o in scadenza entro giugno.

"Ho voluto questo incontro oggi per capire - spiega Squinzi - quale era l'opinione delle nostre associazioni che prevedono di rinnovare i contratti nei prossimi sei mesi. Abbiamo riscontrato - prosegue - una sostanziale unità fra le categorie presenti". Squinzi evidenzia quindi: "Premesso che, contrariamente a quanto dice la signora Camusso, non vogliamo ridurre i salari, non vogliamo bloccare le trattative, ogni trattativa ha una sua autonomia e inoltre non chiediamo una moratoria in nessun modo". Il presidente di Confindustria annuncia anche che nei prossimi giorni ci sarà un documento a tutto tondo con le proposte di Confindustria di riscrittura delle relazioni sindacali. Al suo interno ci sarà un "decalogo delle cose che si possono e di quelle che non si possono fare in eventuali trattative che le categorie ritengono di portare avanti, le singole categorie sono libere: per chi ritiene di andare avanti l'autonomia c'è", conclude Squinzi.

Da sindacati schiaffoni - ''Se il sindacato fa così non ci sono più margini'': il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, lo ha detto rispondendo a una domanda sui contratti aggiungendo che ''sono mesi, almeno da luglio, che ci prendono a schiaffoni e rinunciano a tutte le nostre aperture. Ne prendiamo atto''.

Barbagallo, Squinzi fa da sponda a governo - "Il presidente di Confindustria non la racconta giusta". Così il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, replica a Giorgio Squinzi dopo lo stop alla riforma contrattuale. Ricordando di aver presentato la proposta Uil a febbraio, "ora - afferma - si sono improvvisamente svegliati e fanno da sponda a un possibile intervento del Governo. Questo è un film che non vorremmo vedere".

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