Economia

Borsa: Milano in calo con Europa, Wall Street non aiuta

Per Tokyo chiusura sprint, +3,2%, invece falliscono rimbalzo Shanghai e Hong Kong

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Redazione Ansa

Seduta debole per la Borsa di Milano all'indomani del rimbalzo record degli ultimi quattro anni. Il Ftse Mib, in altalena l'intera giornata, ha chiuso in calo dello 0,81% a 21.473 punti. Nonostante la buona intonazione di Wall Street in scia ad alcuni dati macro oltre le attese, il mercato è stato contagiato dai principali mercati del Vecchio Continente che hanno perso mediamente un punto percentuale (Stoxx 600 -0,97%). Maglia nera a Eni (-2,39%). Piatta Atene (+0,1%).

Petrolio: in rialzo a Ny a 39,60 dollari - Il petrolio in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,74% a 39,60 dollari al barile.

Borse asiatiche, Tokyo +3,2%. Shanghai, fallisce rimbalzo  - Il rimbalzo registrato ieri in Europa e in America si trasferisce oggi, per questioni di fuso orario, alle Borse di Asia e Pacifico, peraltro già contrastate nella vigilia. Chiude in rialzo Tokyo (+3,2%). Ancora positive Taiwan (+0,52%), Seul (+2,57%) e Sidney (+0,69%), che già ieri avevano invertito la rotta. Futures positivi solo in America, in attesa di dati su mutui e ordini.

 La piazza di Shanghai non riesce a mantenere il rimbalzo a fine seduta. Dopo un tentativo di rimonta l'indice Shanghai Composite chiude con un calo dell'1,27% a 2.927 punti. Decisamente peggio ha fatto Shenzhen (-3,05% a 1.695 punti). Sprint di Bank of China (+4,87%), che cede però l'1,66% ad Hong Kong.

Chiusura negativa anche per Hong Kong, sulla scia di quanto avvenuto a Shanghai. L'indice Hang Seng lascia sul campo l'1,52% a 21.080 punti. Debole Bank of China (-2,22%), che a Shanghai ha guadagnato il 4,87%.

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Cina: taglia coefficiente riserva obbligatorio 0,5%

L'uomo più ricco d'Asia perde 3,6 mld dlr in un giorno - Perdita record per l'uomo più ricco d'Asia dopo il crollo della Borsa cinese. Wang Jianlin, fondatore del gruppo Dalian Wanda, e il cui patrimonio è stato stimato in 40,7 miliardi di dollari, ha perso 3,6 miliardi di dollari nella sola giornata di lunedì. Il fondatore di AliBaba, Jack Ma, ha perso invece solo 545 milioni di dollari. Perdita stellare anche per Bill Gates, che ha bruciato 3,2 miliardi di dollari e Amancio Ortega, fondatore della catena Zara, che ha visto andare in fumo 1,5 miliardi di dollari.

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