Economia

Istat: calano omicidi, aumentano furti e rapine

Donne oltre un terzo vittime omicidio, nel 42,5% autore partner

Redazione Ansa

 In cinque anni, dal 2009 al 2013, in Italia c'è stato un calo del 14,3% degli omicidi volontari e un aumento del 18% dei furti e del 22% di rapine. Lo rileva l'Istat nel Rapporto annuale 2015.
    Nel 2013 sono stati commessi 502 omicidi volontari. Valori superiori alla media nazionale (0,83 per 100 mila abitanti) si riscontrano in Calabria (2,44 omicidi per 100 mila abitanti); inferiori in Valle d'Aosta, dove non si sono verificati omicidi, e in Veneto (0,24). Le donne sono oltre un terzo delle vittime di omicidio volontario e, nel 42,5% dei casi, a ucciderle è il partner o l'ex partner.
    Nel 2013 sono stati denunciati circa un milione e mezzo di furti e 44 mila rapine. Per entrambi si registra un aumento rilevante (18 e 22% rispettivamente nel quinquennio 2009-2013).
    Tra i furti aumentano del 67% quelli in abitazione. Nei grandi comuni i furti in abitazione crescono del 164% a Verona, del 136% a Bologna, del 126% a Bari, mentre gli aumenti minori si registrano a Napoli e Venezia. Aumentano del 45% i furti con destrezza, del 34% gli scippi, del 18% quelli negli esercizi commerciali. A Bologna, Milano, Venezia e Torino, seguite da Firenze, Roma e Genova, sono stati denunciati in misura maggiore i borseggi, mentre a Napoli, Catania e Bari gli scippi. Al contrario, risultano in diminuzione i furti di veicoli, in particolare dei ciclomotori (-37%).
    Napoli ha il tasso più alto di rapine in strada (300 per 100 mila abitanti), che è circa il doppio rispetto a quelli di Milano, Torino e Catania (circa 150 rapine in strada ogni 100 mila abitanti). Tra le rapine risultano in fortissimo aumento quelle nelle abitazioni (+85%). Gli aumenti più consistenti si osservano a Bologna (+200%), Bari (+167%), Milano (+165%) e Palermo (+124). Nel 2013 l'incidenza più elevata si registra a Milano, seguono Palermo, Bari e Torino.  
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it