Economia

Grecia: Moody's, con Grexit rischio shock di fiducia nell'Eurozona

'Potrebbe essere gestibile ma non va sottovalutato'

Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis

Redazione Ansa

 Lo scenario di un 'Grexit', l'addio della Grecia all'euro, potrebbe essere gestibile ma non va sottovalutato: comporta rischi di "uno shock di fiducia e bloccare i mercati del debito pubblico europeo". Lo scrive Moody's in un report successivo alla bocciatura del rating decisa ieri. 

Moody's taglia rating a Caa2, outlook negativo - L'agenzia Moody's taglia il rating della Grecia a 'Caa2' da 'Caa1'. E l'outlook e' negativo.
La probabilita' di un default della Grecia continua ad aumentare con il passare delle settimane e in mancanza di un accordo con creditori: il rating Caa2 e' associato con una probabilita' su quattro di default in due anni. ''Il governo greco e i creditori restano distanti'' da un'intesa, che non appare a portata di mano. ''C'e' un'elevata incertezza sul fatto che venga raggiunto un accordo in tempo per onorare i pagamenti'' afferma Moody's, sottolineando che il ''risultato finale sara' legato a decisioni politiche a livello europeo e in Grecia''. Moody's ritiene che ci siano significativi rischi di attuazione anche se un accordo venisse raggiunto, dato l'indebolimento dell'economia e il fragile contesto politico nazionale.

Varoufakis, governo vuole accordo a giorni  - Il governo greco punta a un accordo con i creditori nei prossimi giorni, ma non varerà una riforma delle pensioni nell'immediato. Lo ha detto il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis a Bloomberg.

Grecia: ancora in calo entrate fiscali ad aprile  - Le entrate dello Stato ellenico sono ulteriormente diminuite ad aprile in termini di riscossione sia delle imposte dirette che di quelle indirette, con il gettito Iva ad un minimo record. Lo riferisce oggi il quotidiano Kathimerini citando fonti del ministero delle Finanze. Fino a ieri, i dati disponibili mostravano che le entrate hanno raggiunto tra i 600 e i 700 milioni di euro a fronte di un'obiettivo stimato di 1,8 miliardi. Lo scenario migliore che si prospetta, è che la diminuzione complessiva sarà intorno ai 400 milioni di euro.
   

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